Il "Bianco Sivi" è un orange wine del Friuli dal profilo schietto e territoriale che appartiene alla linea dei Quinto Quarto di Franco Terpin. Si tratta di un Pinot Grigio in purezza che fermenta spontaneamente con i lieviti nativi e macera sulle bucce per 3 giorni. Un ricco e stratificato ventaglio olfattivo di buccia di agrumi, spezie dolci e resina accompagna un sorso godurioso, fresco, minerale e dalla leggera trama tannica.
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Il Bianco Sivi Quinto Quarto racchiude in sè tutto il carattere del Pinot Grigio, generoso ma al contempo stratificato. La nuova linea di Franco Terpin ha il pregio di raccontare singolarmente ogni vitigno a sua disposizione, con interpretazioni da subito godibili e sorprendenti nel loro rapporto qualità prezzo. Il credo, che accomuna tutte le "creature" di Franco, è il risultato di un lavoro che ha previsto anni di sperimentazioni e tentativi, con un fervore ed una curiosità che persistono tutt'ora. In vigna, da sempre, non si utilizzano sostanze chimiche o diserbanti, ma solo un pò di rame e zolfo. Uva perfettamente sana e fermentazioni spontanee, con lunghe macerazioni sulle bucce, sia per i bianchi che per i rossi. Tra i più personali racconti del Collio vitivinicolo, ormai diventati un must per appassionati e curiosi.
Il vino bianco Sivi è ottenuto da uve di Pinot Grigio in purezza, raccolte manualmente e selezionate dal vigneto Stamas sito sul Monte Calvario a 100-150 metri di altitudine su terreni di matrice argillosa-marnosa, localmente chiamata Ponca. Se in vigna, come già accennato, non si ricorre ad alcuna scorciatoia chimica, in cantina si prosegue con altrettanta fermezza: fermentazioni alcoliche spontanee e, nel caso del Pinot Grigio, una macerazione sulle bucce più breve, data la generosità della buccia dell'uva. Affinamento del liquido per alcuni mesi in contenitori di acciaio.
Il Sivi Bianco di Terpin ha la tipica veste del Pinot Grigio, ammaliante nel suo virare verso l'ambra. Liquido pulsante, che non nasconde la sua complessità sin dalla prima olfazione, fatta di scorza d'agrume, miele d'acacia, erbe spontanee e refoli balsamici. L'assaggio non è da meno, dato che il liquido, in virtù di una materia riempitiva, prende possesso del palato distendendosi quasi con agilità. Merito di sale e freschezza, certamente, oltre che di una mano eccellente in fase di vinificazione. Vino d'autore, è il caso di dirlo!
Dorato intenso con riflessi ambrati
Avvolgente, beverino e fresco, dall'impalcatura minerale
Note intense e complesse di frutta macerata, scorza d'agrumi, spezie dolci, resina e miele d'acacia con soffuse sensazioni sapide e minerali