La Falanghina del Taburno di Masseria Frattasi è un'interpretazione di questo tipico vitigno campano, prodotto a Montesarchio e a Bonea su terre argillose ricche di depositi vulcanici. Si tratta di un bianco di agile e piacevole beva, vinificato solo in acciaio, è tutto giocato sia al naso che in bocca su note fresche, di gelsomino e ginestra, con contorni minerali e finale agrumato
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La Falanghina del Taburno di Masseria Frattasi è un vino giovane e fresco vinificato solo in acciaio che sprizza vitalità ed energia. I profumi delineano una silhouette floreale, mentre in bocca è la sapidità data dal terroir vulcanico ad apparire subito schiettamente. Si presta in maniera eccezionale ad abbinamenti con la cucina di mare partenopea. Oltre ai classici aperitivi, può infatti valorizzare piatti come spaghetti alle vongole, zuppe di mare in bianco, frutti di mare, spigole e triglie in umido e molto altro.
La Falanghina del Taburno Frattasi ha origine da viti che crescono nei pressi di Montesarchio e Bonea, aree particolarmente vocate alla coltivazione della Falanghina. Ci troviamo a circa 300-400 metri sul livello del mare, in un sottosuolo che è composto principalmente da argilla e da depositi vulcanici. Si effettua una macerazione pellicolare a freddo prefermentativa, seguita quindi da una pressatura soffice. La fermentazione avviene in serbatoi d’acciaio a una temperatura controllata, mentre la malolattica viene svolta solo parzialmente. Affina in acciaio per tre mesi, per poi, dopo l’imbottigliamento, riposare per qualche altro mese direttamente in vetro.
Questo Falanghina del Taburno firmata dalla cantina Masseria Frattasi si sviluppa nel calice con un colore giallo paglierino, attraversato da qualche leggero riflesso più tendente al verdastro. L’anima al naso è tutta floreale, adornata da lievi tocchi più fruttati e sensazioni che richiamano le erbe aromatiche. All’assaggio è di corpo leggero, snello e beverino, caratterizzato da un sorso da cui emerge una piacevole traccia sapida. Una bottiglia sulla cui etichetta campeggia l’immagine di un pavimento maiolicato del settecento presente nella masseria di famiglia, disegnato dal ceramista partenopeo Giustiniani.
Giallo paglierino scarico con riflessi verdi
Agile, sottile, fresco e giovane, ravvivato da tinte minerali
Sensazioni piacevoli di gelsomino e ginestra, di agrumi, frutta tropicale ed erbe aromatiche