Valtellina Superiore 'Sentenza' Cooperativa Sociale Il Gabbiano 2016

Il Valtellina Superiore “Sentenza” è tra i vini rossi che esprimono meglio l’attività di recupero operata dalla Cooperativa sociale Il Gabbiano nei confronti di ragazzi con gravi problemi sociali. Un vino che porta anche nel nome la storia di un percorso quasi “infernale”, quello del tossicodipendente, che diventa schiavo e dipendente della sua droga con conseguente “sentenza” della giustizia e effetti letali che portano a commettere atti criminali per pagarsi la dose giornaliera. Un recupero che si applica anche in ambito agricolo con la rivalorizzazione di vigne in abbandono attraverso un progetto sostenibile e sociale che ha coinvolto anche la storica cantina del luogo, Nino Negri. Un rosso che nasce in un contesto unico, fatto di sapere vitivinicolo, amore per la vita e duro lavoro.

Il “Sentenza” proviene da uve Nebbiolo, chiamate localmente Chiavennasca, che germogliano da piante radicate sui terrazzamenti della valle della Valtellina. In questo territorio si pratica una viticoltura quasi eroica poiché i ripidi terreni non permettono la meccanizzazione e così tutte le attività vengono svolte direttamente a mano, come la vendemmia manuale che avviene verso metà ottobre. Il 20% dei grappoli viene lasciato appassire in fruttai, fermentato in acciaio per 5 giorni a temperatura controllata e poi affinato per 16 mesi in botti di rovere di 2° passaggio. La restante parte vinifica in acciaio e poi è maturata per 20 mesi in botti di rovere di diversa dimensione.

Il “Sentenza” Valtellina Superiore lacrima nel calice con una veste scura e opaca che richiama le tonalità del rosso granato. Il naso è esuberante e ampio: uno primo strato di frutta in confettura e gelatina è coperto da una grande quantità di spezie dolci-orientali e da sentori di cioccolato, tabacco e caffè. Austero, armonico e deciso, si muove con eleganza e classe, regalando un sorso asciutto e corposo che persiste nei ricordi fruttati. Ottimo ora, eccellente tra qualche anno.