Il Sauvignon di Pojer e Sandri è un'immagine ben riuscita e convincente di questo noto vitigno internazionale che prende vita nella zona trentina di Faedo. Un concentrato di note verdi ed erbacee tipiche del varietale di partenza si alternano a note di sambuco, fico e albicocca. In bocca è fresco, longilineo, di eccezionale pulizia e gradevolezza gustativa
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Il Sauvignon di Pojer e Sandri è un bianco che si racconta con un profilo spiccatamente varietale, sviluppato con una perfetta corrispondenza fra naso e palato. I sentori olfattivi al naso sono netti e concentrati, e precedono un sorso altrettanto puntuale e lineare nel suo svolgimento, perfetto per essere protagonista sia all’ora dell’aperitivo sia a tutto pasto. Un’etichetta perfetta da stappare ora, ma che non disdegna un ulteriore affinamento in bottiglia di qualche anno, per presentarsi con una veste organolettica ancor più evoluta.
Il vino bianco Sauvignon Pojer e Sandri nasce da quelle uve coltivate a Faedo, in parcelle comprese a un’altezza situata fra i 400 e i 700 metri sul livello del mare. Ci troviamo all’interno di un terroir caratterizzato da un sottosuolo ricco di roccia vulcanica, arenaria, calcare e marne, con un microclima che risulta ventilato grazie all’influenza dell’Ora del Garda, corrente tipica di queste zone. Il mosto che si ottiene dalla pressatura soffice degli acini selezionati fermenta a una temperatura controllata in serbatoi d’acciaio, in iper riduzione. La fase finale di affinamento ha una durata di pochi mesi, e si svolge in acciaio sino a quando la cantina non ritiene il vino pronto per venire imbottigliato.
Il Sauvignon firmato dalla cantina Pojer e Sandri si sviluppa alla vista con un colore giallo paglierino luminoso e brillante, attraversato da riflessi che tendono più al verdolino. Al naso si sviluppa un bouquet tipicamente varietale, dove le erbe aromatiche si mescolano ai tipici effluvi che richiamano la foglia del pomodoro, arricchiti da tocchi anche fruttati. In bocca ha un corpo leggero, con un sorso rinfrescante e nitido, che si sviluppa con un timbro gustativo tipicamente varietale. Un bianco che si accosta egregiamente agli antipasti, ai crostacei e alle ricette di pesce in genere.
Giallo paglierino acceso con trame verdoline
Fresco, pulito e sapido, sottile e di piacevoli rimandi varietali, buona persistenza
Tonalità tipiche del varietale con bosso, foglia di pomodoro e erbe aromatiche, fico, albicocca e sambuco