Il primo episodio di un nuovo format che esplora il mondo di Callmewine e dei volti che ne fanno parte
Milano, 31 ottobre 2024
Dopo “Storie di Vite”, si dà anche il via a “Un calice con l’esperto”, una rubrica sincera e informale in cui si vanno a conoscere le personalità che animano il cuore di Callmewine. Matteo Riccomagno è una di loro: marketing analyst con la passione per il fine wine, affronta nella video-intervista il tema dei vini rari e dei grandi classici.
“Un calice con l’esperto” è un format che esplora il mondo del vino senza fronzoli e tecnicismi, tra storie, aneddoti e curiosità. Un modo per far entrare il pubblico nella casa di Callmewine e far conoscere chi assaggia, sceglie e racconta i vini che popolano l’enoteca online. Nessuna lezione, solo conversazioni autentiche e sincere, come se fossimo tutti al bar con un calice in mano.
Il primo episodio vede come protagonista Matteo Riccomagno, sommelier e, ormai da diversi anni, parte integrante di Callmewine. Una passione quella per il vino che nasce dalla sfera familiare, grazie alla mamma, custode di una tradizione contadina che si è evoluta nel tempo e che si è trasformata con gli anni in viticoltura. È quindi questo il contesto in cui Matteo è cresciuto, dove ‘vendemmia’, ‘vite’ e ‘cantina’ sono state di sicuro parole consuete e ricorrenti, che l’hanno accompagnato sin da piccolo.
‘Quanto conta l’istinto nella selezione delle etichette, rispetto a tecnica e conoscenza?’ chiede Chiara, l’intervistatrice, portandoci subito al cuore della chiaccherata. ‘Da una parte ci sono tecnica e conoscenza, che si trovano su un piano prettamente didattico e danno vita a scelte codificate,’ dice Matteo. ‘Il cliente finale sa quindi cosa aspettarsi. Dall’altra troviamo l’istinto, che attiene più al campo emozionale e al fluire di altre sensazioni’, conclude. Ed è in questa sfera che prendono vita, secondo Matteo, i cosiddetti vini rari, partendo però sempre da una solida base di conoscenza.
Dalle parole di Matteo si intuisce quindi che i grandi classici sono quei vini “ever green”, memorabili, che nascono da una tradizione, dalla storia di un territorio e, soprattutto, dalla storia di un produttore. Un produttore che ha uno stile tutto suo, riconoscibile, e che chi beve ha imparato a identificare e apprezzare. Parallelamente, poi, ci sono i vini rari, ovvero quelle etichette dalle caratteristiche uniche, peculiari e che, di solito, vanno di pari passo con la loro difficile reperibilità. ‘Dei prodotti ben definiti’ continua Matteo, ‘capaci di suscitare emozioni’, non solo legate alle sensazioni che questi possono offrire, ma a tutta “l’experience” che si crea attorno ad essi, e quindi alle persone con cui si condividono e all’ambiente in cui ci si trova.
‘Quale vino sogni di degustare?’ chiede Chiara avvicinandosi alla conclusione dell’intervista. Matteo dà una risposta singolare, riflesso della sua curiosità e della sua continua voglia di ricerca: ‘mi piacerebbe riassaggiare alcune etichette provate tempo fa e vedere a che punto sono ora le attese di queste promesse, oppure sperimentare consigli di persone fidate per verificare se questa condivisione può suscitare grandi emozioni’. Un sintomo di interesse e desiderio di scoperta incessanti che spingono Callmewine e il suo team a esplorare sempre nuovi orizzonti e a trasformare ogni giorno in un’occasione di crescita, innovazione e miglioramento.
Ogni episodio di questa rubrica è associato a un vino che per l’intervistato ha un significato intimo e particolare. Per Matteo questa bottiglia è il Barbaresco Starderi 2021 di Olek Bondonio – Cascina La Berchialla, un’etichetta di “casa”, come dice lui da vero piemontese.
Il Barbaresco può definirsi “un grande classico”, ma il produttore appartiene a quella sfera di ricerca, rarità e artigianalità che deriva dall’aver ripreso in mano solo recentemente una tradizione di famiglia che era iniziata invece molto tempo fa. ‘Tannini scalpitanti’ e ‘una definizione gustativa ben chiara e scandita’ sono le parole che Matteo utilizza per descrivere questo vino giovane e ben bilanciato. ‘Il tempo aiuterà ad affievolire quest’irruenza assolutamente tipica’ commenta, consigliando anche l’uso di un decanter per favorire l’ossigenazione e l’esaltazione di tutti i profumi e gli aromi.
L’intero episodio di “Un calice con l’esperto” con Matteo Riccomagno è disponibile su Youtube a questo link.