Un calice con l’esperto – Ep 3 | Bevande No-Low alcol

Alla ricerca di nuove emozioni: Giulia e il fascino delle bevande analcoliche

Milano, 10 gennaio 2025

Le bevande No-Low alcol non sono solo semplici sapori: sono storie, tradizioni e nuove frontiere da esplorare. Nel terzo episodio di “Un calice con l’esperto”, Callmewine continua a raccontare il dietro le quinte del suo catalogo, mettendo al centro i protagonisti che danno vita all’enoteca online. Questa volta è Giulia a condurci in un viaggio intrigante nel mondo delle bevande no-low alcol, un settore in rapida crescita e ricco di sorprese.

 

“Un calice con l’esperto” nasce per raccontare con semplicità e autenticità le persone e le storie che animano il mondo del bere. Senza formalismi, esploriamo le passioni e il lavoro di chi rende unico il nostro catalogo. Più che una lezione, un momento di scambio: come una conversazione tra amici, con in mano un bicchiere – che sia di vino o di Kombucha.

Giulia porta con sé un legame profondo con la terra, ereditato dal nonno, che curava con amore una vigna nell’Oltrepò. Quest’eredità ha trovato una nuova direzione durante i suoi studi all’Università di Scienze Gastronomiche di Pollenzo, dove ha coltivato il sogno di trasformare la sua passione in professione. Dopo essersi dedicata a lungo ai vini artigianali – un ambito che segue ancora con dedizione – oggi Giulia si concentra sul mondo delle bevande analcoliche, scoprendo etichette capaci di emozionare e stupire.

“Se dovessi descrivere con una parola il tuo approccio al catalogo?” Chiede Chiara, l’intervistatrice. “Assolutamente ‘ricerca’, afferma Giulia con convinzione. Il suo obiettivo è anticipare le tendenze, dando spazio a prodotti e produttori che meritano di essere conosciuti. Quest’attitudine non si limita al vino, ma si estende al mondo delle bevande no-low alcol, che Giulia considera una categoria autonoma, con una propria identità e un proprio valore.

Il panorama delle bevande analcoliche è estremamente diversificato, spaziando da Kombucha a base di tè, di kefir a distillati dealcolizzati. “Anche qui possiamo parlare di struttura e complessità,” spiega Giulia, sottolineando come le caratteristiche dipendano dagli ingredienti che si vanno a utilizzare e dai metodi produttivi. In Italia, però, queste bevande incontrano ancora resistenze, legate alla forte tradizione vinicola. Per lei, il segreto sta nel non paragonare i due mondi, ma nel valorizzare le bevande analcoliche per quello che sono: un’opportunità per ampliare i propri orizzonti gustativi.

La sommelier Giulia con Chiara Buzzi nella sede di Callmewine

Il momento principale e più importante secondo Giulia è l’assaggio. Solo attraverso la degustazione è possibile comprendere l’essenza di una bottiglia, accompagnandola con il racconto della storia che porta con sé.

In risposta alle nuove esigenze, questo mondo sta crescendo tanto, per una miriade di motivi: scelte di salute, esigenze religiose o semplicemente la voglia di sperimentare qualcosa di nuovo senza che questo per forza contenga alcol.

Durante la chiaccherata, Giulia sceglie di condividere con Chiara una bottiglia di Ama Brewery, una realtà dei Paesi Baschi che realizza delle Kombucha autentiche e raffinate. Pet-Nat Tea ‘BI’ è l’etichetta prescelta: fine e delicata, viene realizzata con Lemongrass dallo Sri Lanka e acqua di fonte locale, risultando in un sorso fresco, energizzante e leggermente dolce. Un’estetica neutra che non lascia trapelare nulla di sè, ma velatura di un prodotto che, a dire di Giulia, rappresenta un pò “lo Champagne della Kombucha”, per via soprattutto della rifermentazione e dell’affinamento di sei mesi in bottiglia.

Per il futuro, la nostra protagonista di oggi immagina un mondo in cui le bevande no-low alcol trovino sempre più spazio sulle tavole, non come alternativa al vino, ma come scelta consapevole e creativa. “Questi prodotti non si limitano a rispondere a una moda o a un bisogno: rappresentano un nuovo modo di pensare al piacere del bere, più inclusivo e sostenibile,” spiega. Secondo lei, il potenziale è immenso, e il suo sogno è vedere queste etichette affermarsi come protagoniste di un panorama sempre più aperto e variegato.

 

L’intero episodio di “Un calice con l’esperto” con Giulia è disponibile su YouTube a questo link, per continuare a esplorare insieme un mondo di gusto e ricerca.

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