I bigoli al ragù d’anatra sono un piatto tipico della tradizione culinaria veneta, che racconta storie di campagna, sapori autentici e convivialità. Questa pasta rustica, simile a grossi spaghetti, è il simbolo di un legame profondo tra la cucina povera e i prodotti del territorio. Preparare i bigoli al ragù d’anatra non è solo un piacere per il palato, ma un viaggio nella cultura gastronomica del Veneto.

Ricetta bigoli al ragù d’anatra
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minutes2
hours30
minutesLa ricetta delle tagliatelle ai funghi fatta dal team di Callmewine
Ingredienti
400 g di bigoli
400 g di petto d’anatra
1 spicchio d’aglio
1 carota media
1 cipolla media
1 costa di sedano
100 ml di vino rosso
200 ml di brodo di carne
4 cucchiai di olio extravergine d’oliva
30 g di burro
1 foglia d’alloro
1 rametto di rosmarino
Sale e pepe q.b.
Preparazione
- Inizia tritando finemente la cipolla, la carota e il sedano. In una casseruola, scalda l’olio extravergine d’oliva e aggiungi le verdure tritate. Lascia soffriggere a fuoco medio fino a quando non saranno ben appassite.
- Aggiungi il petto d’anatra tagliato a piccoli pezzi, salta il tutto a fuoco vivace per qualche minuto, fino a quando la carne non sarà dorata. Sfuma con il vino rosso e lascia evaporare l’alcol.
- Abbassa la fiamma, aggiungi l’aglio schiacciato, la foglia di alloro e il rametto di rosmarino. Versa il brodo di carne, copri la casseruola e lascia cuocere a fuoco lento per circa 2 ore, mescolando di tanto in tanto. Se necessario, aggiungi un po’ di brodo durante la cottura.
- Nel frattempo, porta a ebollizione una pentola d’acqua salata. Cuoci i bigoli seguendo le indicazioni riportate sulla confezione, di solito richiedono circa 8-10 minuti.
- Quando il ragù d’anatra è pronto e i bigoli sono cotti al dente, scolali e versali direttamente nella casseruola con il ragù. Aggiungi il burro e mescola bene per amalgamare tutti i sapori.
- Impiatta i bigoli al ragù d’anatra, completando con una macinata di pepe nero fresco se lo gradisci. Servi subito, magari accompagnando il piatto con un buon bicchiere di vino rosso veneto.
Curiosità e Aneddoti sui Bigoli al Ragù d’Anatra
I bigoli, conosciuti anche come “bigoi” nel dialetto veneto, nascono come pasta povera, fatta con farina integrale, uova e acqua, tirata con un particolare torchio che le conferisce la caratteristica forma spessa e ruvida, perfetta per trattenere i sughi più ricchi.
Il ragù d’anatra, invece, è una preparazione che affonda le sue radici nelle tradizioni delle campagne venete, dove l’anatra era un animale allevato nelle corti per la sua carne saporita. Oltre al ragù d’anatra, i bigoli sono spesso serviti con altri sughi tradizionali, come l’aringa o il sugo di carne.
Questo piatto veniva spesso preparato durante le festività o le occasioni speciali, diventando un simbolo di festa e convivialità. Nella regione del Veneto, ci sono molte sagre e feste dedicate ai bigoli, dove è possibile gustarli in diverse varianti.
Vini da abbinare ai bigoli al ragù d’anatra
Il ragù d’anatra è un piatto ricco e saporito che richiede vini altrettanto robusti e complessi per esaltare al meglio i suoi sapori intensi. Ecco alcune opzioni ideali per accompagnare i bigoli al ragù d’anatra:
- Valpolicella Ripasso: Il suo equilibrio tra frutta matura, spezie e morbidezza si sposa con la ricchezza del piatto, offrendo un abbinamento elegante e piacevole.

Valpolicella Ripasso Classico Superiore Tommasi
- Un vino rosso morbido, caldo e intenso dal profilo leggermente tostato e boisé, maturato per circa 15 mesi in botte grande. Al naso rivela un ricco bouquet di fiori secchi, frutta in confettura e tante spezie dolci
- Raboso: Un vino tipico veneto, con alta acidità e tannini decisi, perfetto per contrastare la grassezza del ragù e armonizzarsi con i sapori rustici dell’anatra.

Raboso Giorgio Cecchetto
- Emana sensazioni evolute di frutta sotto spirito, spezie dolci, tabacco e terra umida che fanno da preludio ad un sorso corposo, caldo, intenso e di buon tannino
- Bardolino: Più leggero rispetto agli altri, ma con freschezza e note fruttate che bilanciano la grassezza del piatto senza sovrastarlo. È perfetto per chi cerca un vino meno impegnativo, ma comunque in armonia.

Bardolino Superiore ‘Lassuperiora’ Villa Calicantus
- Al naso ricorda note di lampone, fragola, sottobosco, fiori rossi e leggeri ricordi minerali. Al sorso ha una bella scorrevolezza e una ricca complessità, sostenuta da un leggero tannino e un spiccata freschezza
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