Come si produce la Grappa? Produzione e informazioni

Proprio come il Cognac e l’Armagnac personificano il savoir-faire della Francia, e il Whisky simboleggia l’essenza della Scozia, mentre la Tequila è l’immagine del Messico, così anche la Grappa è il simbolo assoluto dell’arte e della tradizione italiana nel mondo degli spirits. La produzione di questo distillato è un’arte autentica che segue processi laboriosi e intricati. Oggi esploriamo il mondo della Grappa, dalla storia alla sua produzione, svelando tutte le sue informazioni e le sue tipologie.

Cos’è la Grappa? Storia e origine

La Grappa, prodotta con le vinacce dell’uva, incarna l’essenza della passione e dell’amore degli italiani per il Vino. Nonostante la Grappa sia nata secoli fa come prodotto destinato al popolo per valorizzare gli “scarti” del vino, negli ultimi anni ha conosciuto una vera e propria trasformazione, emergendo come un’eccellenza di grande qualità. 

L’origine della Grappa affonda le radici nel passato, quando già in Europa era diffusa la pratica della distillazione tramite gli alambicchi. Il termine compare per la prima volta in un manoscritto del nord Italia risalente al XVII secolo. Nel corso del tempo, la Grappa guadagna popolarità, con sempre un maggior numero di persone che, attratte dal prodotto, provano ad improvvisarsi distillatori. Con la nascita delle distillerie, si perfezionano i metodi produttivi e la Grappa diventa un prodotto apprezzato in tutto il mondo.

grappa distillato con calice a tulipano

Differenza tra Grappa e Acquavite

Nonostante spesso vengano considerati lo stesso prodotto, in realtà le differenze tra Grappa e Acquavite sono importanti.

Iniziamo con la materia prima:

  • L’Acquavite è un termine generico che identifica una categoria di prodotti nati da una materia prima fermentata, come frutta, cereali, zucchero… La più diffusa è l’Acquavite d’uva, realizzata a partire dalla distillazione del mosto di vino. 
  • La Grappa viene realizzata da una materia prima solida, le vinacce, ovvero tutto il residuo della spremitura dell’uva fresca: raspi, bucce e semi. Insomma, la Grappa è definita come un’acquavite di vinacce italiane.

In secondo luogo, cambia anche il metodo di produzione:

  • L’Acquavite viene solitamente distillata una volta sola e può invecchiare in vasche d’acciaio o in piccole e pregiate botti di legno per un periodo più breve.
  • La Grappa, al contrario, viene distillata più volte e può essere affinata anche per un lungo periodo in botti di legno/barrique, diventando grappa barricata.

Infine, cambia anche l’aspetto organolettico:

  • L’Acquavite si distingue per morbidezza e aromaticità, con sapori e aromi che variano a seconda della materia prima utilizzata.
  • La Grappa offre un gusto intenso e deciso, con note fruttate e leggermente speziate nella tipologia Grappa bianca, mentre quelle invecchiate presentano sensazioni più legnose e tostate, proprio come la Grappa morbida, che con il passaggio in botti acquisisce un profilo più avvolgente.

Come si produce la Grappa?

La produzione della Grappa segue un preciso e accurato processo composto da una serie di passaggi comuni.

Fermentazione delle vinacce

Le vinacce, derivanti dai residui di spremitura dell’uva e imbevute ancora di mosto zuccherino, vengono lasciate fermentare per un breve periodo, così che gli zuccheri residui subiscono una trasformazione da parte dei lieviti presenti sulle vinacce, convertendosi in alcol e anidride carbonica, proprio attraverso il processo della fermentazione alcolica. 

La distillazione della Grappa

La Distillazione della Grappa è il passaggio cruciale che trasforma le vinacce in un distillato concentrato e aromatico. Questo processo è svolto dall’alambicco, uno strumento utilizzato per riscaldare, vaporizzare e condensare i liquidi. La fase di riscaldamento vaporizza l’alcol e i composti volatili sottoforma di vapori. Questi ultimi vengono raffreddati e condensati, separando ed escludendo la parte iniziale, chiamata “testa”, e la parte finale, la “coda”. La parte centrale, soprannominata “cuore”, è quella più pura che andrà a comporre l’essenza della Grappa.

In alcuni casi, la distillazione può ripetersi anche due o tre volte con l’obiettivo di aumentare la purezza e la concentrazione alcolica.

la distillazione della grappa

Invecchiamento della Grappa

La Grappa, in questa fase, può invecchiare in botti di legno accuratamente selezionate, le quali possono variare per tipo di legno utilizzato e dimensione della botte. Il periodo di invecchiamento può durare mesi o diversi anni, durante i quali la Grappa interagisce con il legno, assorbendo aromi e gusto e sviluppando un profilo più dolce e complesso. Tra le note aromatiche che possono emergere dalla Grappa Invecchiata si possono percepire sensazioni di vaniglia, sfumature di frutta secca, cenni di spezie dolci, ricordi di legno tostato e frutta appassita. Il sorso tende a diventare più morbido e vellutato, arricchendosi di una profonda complessità e persistenza finale.

invecchiamento in botti per grappa barricata

Gradi della Grappa e riduzione del grado alcolico

Solitamente, al termine del suo processo produttivo, una Grappa può raggiungere una gradazione alcolica di 60-80°, non idonea per legge al consumo diretto. Pertanto, La Grappa subisce un processo di riduzione del grado alcolico, una fase cruciale nel processo produttivo. Durante questa fase, viene aggiunta una quantità precisa di acqua demineralizzata, priva di sali minerali che potrebbero alterare le caratteristiche organolettiche del prodotto finale. Il grado alcolico finale della Grappa è determinato dal produttore, il quale cerca di bilanciare il contenuto alcolico con le altre componenti.

Come aromatizzare la Grappa

Nelle fasi finali di produzione, la Grappa può diventare Grappa Secca, oppure può essere aromatizzata tramite diverse tecniche con l’aggiunta di ingredienti naturali, come frutta, erbe, spezie, sciroppi, infusi o essenze, con l’obiettivo di migliorare il profilo olfattivo e gustativo.

Ecco alcune delle più comuni e diffuse Grappe aromatizzate:

  • Grappa all’arancia: realizzata con aggiunta di scorze d’arancia che conferiscono il tipico sapore citrino ed agrumato
  • Grappa al caffè: prodotta con caffè tostato o estratti di caffè, i quali regalano un sorso ricco e tostato
  • Grappa alla vaniglia: aromatizzata con bacche di vaniglia che conferiscono un aroma dolce e avvolgente
  • Grappa al fieno: con aggiunta di fieno secco che aggiunge un caratteristico aroma erbaceo e terroso
  • Grappa alla menta: dal sapore fresco e balsamico, nasce dall’aggiunta della menta secca o infusa
  • Grappa al cioccolato: dolce e vellutata, con l’aggiunta di cacao o cioccolato amaro
  • Grappa al miele: dolcificata e aromatizzata con il miele, ha un sapore ricco, intenso e di carattere
  • Grappa al mirtillo: con l’aggiunta di mirtillo per un risultato fruttato, fresco e leggermente acidulo

Ecco alcuni esempi di Grappe Aromatizzate, tuttavia le possibilità sono praticamente illimitate e dipendono dall’immaginazione e dalle preferenze del produttore o del consumatore. L’aromatizzazione della Grappa può essere eseguita a livello industriale da produttori professionali, ma anche a livello casalingo da appassionati sperimentatori che cercano nuove combinazioni di sapori.

grappe aromatizzate

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