Mojito: la ricetta

C’è qualcosa di magico nel momento in cui il ghiaccio tintinna contro il bicchiere, il profumo fresco della menta invade i tuoi sensi e il primo sorso di Mojito tocca le tue labbra. Questo cocktail iconico ha il potere di trasportarci direttamente sotto il sole di Cuba o sulla spiaggia di un’isola esotica, ma c’è molto di più dietro questa bevanda estiva di quanto si possa immaginare. In questo articolo scopriremo come si prepara il Mojito e ci immergeremo nella sua affascinante storia, svelando le sue origini intriganti ed esplorando le curiosità che lo rendono così speciale. Preparati a scoprire la ricetta segreta dietro questo cocktail mozzafiato e ad apprezzare il suo fascino senza tempo. Dalla sua nascita tra pirati coraggiosi e marinai assetati di avventura alla sua evoluzione in un’icona di eleganza e raffinatezza, il Mojito ha attraversato i secoli, conquistando cuori e palati in tutto il mondo.

la ricetta del mojito perfetto

Ingredienti del Mojito

  • 4 cl di rum bianco

  • 3 cl di succo di lime fresco

  • 2 cucchiaini di zucchero di canna

  • Ghiaccio q.b.

  • 6 rametti di menta

Preparazione del Mojito

  • Per preparare il tuo Mojito, inizia versando lo zucchero, il succo di lime in un tumbler alto.
  • Pressa gentilmente la menta tra le mani per liberarne gli oli essenziali.
  • Aggiungi una spruzzata di soda e poi riempi il bicchiere di ghiaccio
  • Aggiungi il rum, e riempi il rimanente con la soda.
  • Con un bar spoon mescola delicatamente per miscelare bene tutti gli ingredienti.
  • Guarnisci ancora con qualche foglia di menta e con una fettina di lime

Curiosità sul Mojito: origine e metodo di preparazione

Questo cocktail nasconde un mondo di curiosità e misteri che spaziano dalla sua origine storica alle influenze letterarie di un celebre scrittore. Immergiti con Callmewine nelle curiosità più affascinanti che circondano il Mojito, svelando segreti nascosti dietro ogni sorso e portando alla luce il lato intrigante di questa bevanda classica.

 

  • Hierba Buena: L’ingrediente principale del Mojito è ovviamente la menta. La varietà cubana, la Hierba Buena ha un profumo molto fresco, balsamico, pungente, con una nota quasi frizzante e si utilizza anche per le sue proprietà officinali, come quella di combattere il mal di testa e il mal d’auto. La varietà europea che maggiormente si avvicina a queste caratteristiche è la menta piperita che può essere una valida alternativa.
  • Build o Muddle?: La tecnica corretta per costruire un mojito è quella build, badate bene però a schiacciare la menta tra le mani affinchè si possano rompere gli alveoli e rilasciare gli olii essenziali della pianta. A Cuba, presso la bodeguita del medio, il locale più accreditato per la nascita del mojito si usa la tecnica “gentle muddle”. Questa se eseguita correttamente dà al mojito un ottimo sapore, ma spesso viene ricreata con troppa solerzia dai barman moderni, andando ad ottenere le note amare della menta e andando a rovinare il delicato equilibrio organolettico di questo drink! 
  • Mojo, Mojar, Mojadito: L’origine del nome “Mojito” è avvolta nel mistero e oggetto di dibattiti tra gli storici del cocktail. Tuttavia, ci sono alcune teorie sulle sue origini. Una delle teorie suggerisce che il nome “Mojito” potrebbe derivare dalla parola spagnola “mojar“, che significa “bagnare” o “amalgamare.” Questo potrebbe riferirsi al processo di amalgamare gli ingredienti del cocktail durante la preparazione. Un’altra teoria afferma che il nome potrebbe derivare dalla parola vodoo “mojo,” che significa “incantesimo” o “stregoneria” per suggerirne il suo stato da elisir magico o incantesimo grazie ai suoi ingredienti freschi e aromatici. Una terza teoria, più recente ci indica invece che il nome potrebbe essere collegato alla parola “mojadito,” che significa “un po’ bagnato” in spagnolo, riferendosi alla consistenza umida e fresca del cocktail.

La Storia del Mojito

Per svelare le sue origini, dobbiamo fare un balzo indietro nel tempo, fino al sedicesimo secolo, quando i mari erano popolati da temerari pirati e navigatori audaci. In quei giorni lontani, l’alcool era l’ancora di salvezza dei marinai, un elisir che infondeva loro il coraggio di affrontare avversità, attaccare navi rivali e saccheggiare con ardente passione.

La storia del Mojito è strettamente intrecciata a quella di Sir Francis Drake, un valoroso cavaliere inglese noto per il suo amore sfrenato per ciò che all’epoca veniva chiamato “Coraggio Liquido”. Questa bevanda, conosciuta anche come “El Draque” nasce da una misteriosa miscela creata durante l’assedio de L’Avana nel 1586. Contenente succo di lime, acqua, zucchero di canna, acquavite distillata e menta cubana, El Draque era un distillato giovane, oggi considerato il progenitore del Mojito. Tuttavia, il suo scopo non era solamente quello; serviva anche a preservare l’acqua nelle botti e a proteggere i marinai dal temuto scorbuto, una malattia che imperversava tra coloro che passavano lungo tempo in mare.

La versione moderna del Mojito che tutti noi amiamo fa il suo ingresso nel diciannovesimo secolo, quando il rum cubano prese piede grazie alle nuove tecniche di distillazione e invecchiamento perfezionate dalla distilleria Don Facundo Bacardi y Massò. La leggenda narra che nel 1910, a L’Avana, nel bar La Concha, un abile barista elaborò la sua variante del punch, sostituendo la menta con l’angostura. Questa creazione fu ribattezzata “La Concha Mojito” e comprendeva rum cubano, zucchero grezzo, succo di limone e angostura. Inizialmente, questa bevanda era concepita come un rimedio e un tonico digestivo per i clienti del locale. Ma durante l’era del proibizionismo, un flusso di ricchi americani affluì a Cuba alla ricerca di bevande alcoliche e divertimenti notturni, portando il Mojito all’attenzione globale.

Con la nascita dell’Associazione dei Cantineros di Cuba, una congrega di abili barman cubani che pubblicavano manuali e ricettari annuali, il Mojito iniziò a essere riconosciuto come un autentico cocktail. Da allora, è diventato uno dei cocktail più popolari, sorseggiato in tutto il mondo durante serate e aperitivi.

Tuttavia, pochi sanno che il Mojito originale, preparato secondo la ricetta di Sir Francis Drake, è una rarità. A meno che non siate stati a Cuba, è probabile che abbiate assaporato una versione modificata del classico. In ogni caso, il Mojito rimane un gioiello nella vasta scena dei cocktail, un affascinante viaggio attraverso il tempo che collega le gesta coraggiose dei marinai del passato all’epoca d’oro del proibizionismo americano e alla leggenda di uno degli autori più celebri del XX secolo, Ernest Hemingway. Questo celebre scrittore, noto non solo per la sua abilità letteraria ma anche per la sua passione per il Mojito, ha lasciato un’impronta indelebile nella storia di questa bevanda, che continua a sedurre gli appassionati di cocktail di tutto il mondo. La sua famosa dichiarazione incisa sui muri de “La Bodeguita,” un famoso bar di L’Avana, è ancora oggi un richiamo irresistibile per coloro che cercano un Mojito autentico: “Il mio Mojito a La Bodeguita, il mio Daiquiri a El Floridita.”

Rum

White Rum East London Liquor Company

  • Il White Rum East London Liquor Company è un rum le cui radici di questo attraversano tre iconiche distillerie giamaicane. Al naso offre aromi ricchi di frutta tropicale come ananas e banana, accompagnato da sentori di vaniglia. Il sorso è dolce e cremoso, perfetto da bere liscio o da usare in mixology

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