I vini aromatici

Morbidi, sinuosi e profumati, i vini aromatici si contraddistinguono per un’esplosione sensoriale unica e avvolgente, espressa in un’ampissima varietà di note fruttate, floreali, mielate e speziate, dovute soprattutto alla scelta del vitigno. Hai mai sentito parlare di vitigni aromatici? Se la risposta è no, non ti preoccupare: scopriamoli insieme!

Quali sono i vitigni aromatici?

I vitigni aromatici sono delle varietà di uva che si distinguono per la capacità di dar vita a vini dai profumi distintivi e complessi. Si tratta dei cosiddetti profumi primari, appartenenti al vitigno, e quindi anche noti come profumi varietali. Alcuni vitigni sono più aromatici di altri perché le bucce hanno una concentrazione più alta di terpeni, delle biomolecole che determinano la ricchezza aromatica del vitigno in questione. Le varietà aromatiche sono:

  • Gewurztraminer – originario dell’Alto Adige, “gewurtz” significa speziato e Traminer è il nome tedesco di Termeno, paese in provincia di Bolzano. Le note predominanti sono litchi, frutta tropicale, rosa canina, agrumi e spezie dolci.
  • Moscato – antica varietà di vitigno aromatico diffusa in tutta Italia, il suo nome deriva da muscum, il muschio, che è per altro uno dei suoi aromi predominanti. Spiccano poi sentori tipici di albicocca, miele, spezie e agrumi.
  • Malvasia – la Malvasia è in realtà un’ampissima famiglia di varietà diverse, diffuse in tutto il mondo. In Italia vede grandissimo successo nel Carso, al confine con la Slovenia, dove regala vini orange ricchi e intensi, nei quali spiccano note di agrumi, fiori di acacia e frutta candita.
  • Brachetto – varietà a bacca rossa piemontese utilizzata principalmente per la produzione di spumanti rossi e rosati dalla bassa gradazione alcolica e un ricco bouquet di frutti di bosco, soprattutto fragola e lampone.
vitigno aromatico

È importante sottolineare che, oltre alla varietà scelta, ci sono altri fattori importanti che aiutano a preservare la ricchezza aromatica del vitigno. Il metodo di vinificazione scelto dal produttore è importante per preservare al meglio gli aromi naturali dei vitigni aromatici: l’ideale è mantenere basse le temperature durante la fermentazione e utilizzare vasche in acciaio inox, che mantengono integra la freschezza e la purezza dei profumi. Anche il terroir gioca un ruolo significativo: le condizioni climatiche e il suolo possono influenzare gli aromi dell’uva, contribuendo alla complessità del vino, dal punto di vista sia gustativo che olfattivo.

Differenza tra vini aromatici e vini aromatizzati

Può esserti capitato, a qualche cena tra amici, di chiudere il pasto con un dessert e un vino particolarmente ricco e profumato, spesso più intenso, dolce e concentrato del vino che hai bevuto in accompagnamento al resto dei piatti. Può darsi che si trattasse di un vino passito, un vino fortificato, oppure un vino aromatizzato, che non è da confondere con i vini aromatici di cui abbiamo parlato fino ad ora.

I vini aromatizzati, o vini speziati, sono vini che acquisiscono il loro profilo aromatico, ricco e intenso, dall’aggiunta di spezie ed erbe durante la produzione, come pepe nero, cannella e noce moscata. I vini più celebri che appartengono a questa tipologia sono i Vermouth, elemento insostituibile per molti mixologists che li usano nella creazione di cocktails e long drinks.

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