Tra Panettone e Pandoro: i migliori vini per i dolci di Natale

Finalmente è Natale, un momento di festa, gioia e condivisione, per trascorrere del tempo con i parenti, scartare i tanti attesi regali e, soprattutto, mangiare in abbondanza. Dopo un lunghissimo menù preparato con cura e dedizione, accompagnato nel migliore dei modi da buon vino, si arriva al dessert e come al solito non possono mancare i dolci tradizionali delle feste natalizie: il Pandoro e il Panettone. E come ogni anno nasce l’eterno dilemma di Natale: Panettone o Pandoro? Una domanda che per molti ha una risposta scontata, ma ancora oggi divide l’Italia in due grandi fazioni:  

  • i pandoristi che amano il lato semplice e soffice del celebre dolce a stella ricoperto da zucchero a velo 
  • i panettonisti che prediligono il gusto morbido e ricco del lievitato dolce farcito di uvette e canditi 

Qui vi raccontiamo la storia, le differenze e gli abbinamenti con il vino di questi due grandi dolci, oggi ormai culto della tradizione natalizia italiana. 

i vini migliori da abbinare al pandoro

Storia e origine del Panettone

Il Panettone ha origini molto antiche, ma la sua storia è strettamente legata alla città di Milano
Ci sono tre leggende passate alla storia in merito alla nascita del panettone:

  • La prima narra di un certo Toni che a fine del 1500 serviva alla corte di Ludovico il Moro, signore di Milano. Il garzone Toni aveva il compito di preparare il dolce durante un banchetto imperiale di Natale, ma si addormentò e lo bruciò in forno. Per fortuna, aveva messo da parte un impasto di pane con uvetta per gli amici e decise di servirlo a tavola come soluzione. Il dolce venne apprezzato tantissimo dai commensali che lo ribattezzarono el pan de Toni, in onore del suo produttore.  
  • La seconda leggenda racconta di Ugo o Ughetto, falconiere del duca, che, innamorato della figlia del panettiere Toni, si fece assumere come aiutante. Per far arricchire il panificio, che in quel periodo passava una situazione economica difficile, inventò un dolce a base di uvetta, talmente buono che divenne un successo. Alla fine della storia Toni, fiero del suo aiutante, acconsentì le nozze tra sua figlia e Ugo.
  • La terza e ultima leggenda narra di suor Ughetta che viveva in un povero convento e per rallegrare le consorelle decise di dar vita ad un dolce natalizio, mescolando uova, cedro, uvetta e zucchero all’impasto del pane.  Ughetta, così come Ugo, non è casuale perchè nel dialetto milanese significa proprio uvetta. 


La prima vera testimonianza risale al 1600 quando il panettone venne citato come “pane grosso” di Milano in un ordine delle spese natalizie di un registro pavese. Anche il dizionario milanese del 1600 definiva il “Paneton” come un grosso pane di Milano prodotto solo nel periodo natalizio. Il lievito inizia a comparire a metà del 1800 e i canditi qualche anno successivo. Insomma, la ricetta che conosciamo oggi è frutto di un lungo percorso storico che ha fatto diventare il Panettone una delizia natalizia unica, realizzato oggi da grandi industrie ma anche piccoli artigiani.

i vini migliori da abbinare al panettone

I migliori vini per il Panettone

Dalla consistenza leggera e soffice, dal colore dorato, pieno di alveolature dovute a una lievitazione attenta e paziente, il Panettone ha un delicato sapore di vaniglia e agrumi, e viene arricchito tradizionalmente da uvette e canditi. Oggi ne esistono molte varianti, per tutti i gusti: alcuni preferiscono le gocce di cioccolato a canditi e uvette, altri aggiungono spezie particolari, e poi c’è chi non ama il salato e opta per il panettone gastronomico, farcito di salumi e formaggi. Noi di Callmewine però restiamo fedeli alla sua versione originale, e ti consigliamo di abbinare il panettone con vini come un Moscato d’Asti, un Passito o un Vin Santo, per un momento di pura dolcezza! 

Passito


Passito ‘Sol’ Ezio Cerruti – 37.5cl

  • Un passito originale e aromatico che coccola il palato con la sua dolcezza integrata da una pregevole freschezza. Perfetto per un dolce ricco e burroso come il panettone

Storia e origini del Pandoro

Se il Panettone viene da Milano, il Pandoro è legato a un’altra, romantica, città italiana: Verona! Le origini del sofficissimo dolce natalizio sono incerte: secondo alcune fonti le sue prime testimonianze risalgono al periodo della Repubblica di Venezia, nel XVI secolo, quando, per ostentare lustro e sfarzo alle cene importanti, si usava ricoprire alcune pietanze con foglie d’oro, tra cui anche un dolce che veniva chiamato pan de oro. Secondo alcuni invece il pandoro sarebbe l’evoluzione di alcuni dolci veneti tipici, preparati attorno a Natale, come il Nadalin, il Pane di Vienna o il Levà. Quello che è certo è che il 14 ottobre del 1884 il pasticciere veronese Domenico Melegatti commercializzò ufficialmente il Pandoro come lo conosciamo oggi, zuccherino, alto e con la sua iconica forma di stella.

il pandoro e vini da abbinare

Abbinamento Pandoro e vino

Morbido, burroso e ricoperto di zucchero a velo, è difficile trovare qualcuno a cui non piace il Pandoro, vista la sua golosa semplicità. Alcune varianti del Pandoro sono farcite di crema al limone o al cioccolato, ma, proprio come il Panettone, noi lo preferiamo semplice, eventualmente accompagnato da un cucchiaio di crema al mascarpone. Prova ad abbinare il Pandoro a un calice di Prosecco Valdobbiadene Superiore, per un brindisi alla festa più magica dell’anno. 

Spumante

Prosecco di Valdobbiadene Superiore Extra Dry ‘Dirupo’ Andreola

  • Un Prosecco Extra Dry dal leggero residuo zuccherino che con il suo profilo soffice, vivace e conviviale si abbina facilmente ad una fetta di Pandoro!
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