Sei un aspirante Sommelier, lavori nel campo del vino o vuoi semplicemente metterti alla prova nella descrizione e valutazione di una bottiglia? Iniziare da una scheda di degustazione del vino è il primo passo da fare per addentrarsi in questo mondo fatto di aromi intensi, colori brillanti e vibranti sensazioni al palato. Con questo articolo scoprirai quali sono le fasi dell’analisi sensoriale del vino, per decretarne le caratteristiche e descriverlo nel modo più appropriato. Iniziamo!
Scheda di degustazione di un vino: le fasi dell’analisi sensoriale
Quando ci si avventura nella degustazione del vino, è essenziale seguire un metodo strutturato per valutare le sue caratteristiche sensoriali. Ma non solo: è necessario comprendere dapprima la sua tipologia ed eventuale denominazione in modo tale da avere un’idea generale di che cosa si sta parlando, così da studiare al meglio l’etichetta e stabilire i criteri di analisi.
Ma facciamo qualche esempio. La denominazione del vino è spesso legata alla regione di produzione e al rispetto di determinati processi di vinificazione che garantiscano caratteristiche univoche anche per quanto riguarda l’esame organolettico. Lo stesso vale per i diversi vitigni utilizzati: un Barolo piemontese affinato quasi tre anni in botti di rovere sarà di sicuro più complesso, pieno, tannico e intenso di un Pinot Nero proveniente dalla Borgogna affinato in acciaio un anno o poco più.
Altro punto fondamentale è che esistono diverse schede di valutazione del vino che variano per alcuni piccoli passaggi e valori utilizzati. Tra le più conosciute spiccano la scheda di degustazione vino AIS (Associazione Italiana Sommelier), la scheda di degustazione WSET (Wine & Spirit Education Trust) e la scheda di degustazione FISAR (Federazione Italiana Sommelier Albergatori e Ristoratori).
In questo articolo, esamineremo le fasi generali dell’analisi sensoriale del vino, in una guida su come compilare una scheda di degustazione in modo corretto e accurato.
L’esame visivo nella scheda di degustazione del vino
Durante l’esame visivo, è necessario prestare attenzione ai seguenti elementi:
- Colore: Osserva attentamente il colore del vino alla luce naturale. Descrivi la tonalità, l’intensità e la trasparenza.
- Brillantezza: Valuta se il vino è limpido o presenta impurità visibili. Se ci sono lieviti o altre particelle in sospensione, o se il colore è ‘lattiginoso’, si parlerà invece di vino torbido.
- Viscosità: Inclina leggermente il bicchiere e osserva la consistenza del vino sulle pareti. Una maggiore viscosità, quindi una consistenza più ‘oleosa’ o ‘sciropposa’ potrebbe indicare un vino più corposo, caratteristica tipica di alcuni grandissimi passiti o liquorosi dolci.
L’esame olfattivo nella scheda di degustazione del vino
Durante l’esame olfattivo, concentrati su questi aspetti:
- Intensità aromatica: Valuta la forza degli aromi emanati dal vino. Domandati: quanto è forte ciascun aroma?
- Complessità aromatica: Identifica e descrivi i diversi aromi presenti nel vino, come primari, secondari e terziari. Per primari si intendono i profumi dell’uva e della fermentazione alcolica come, per fare qualche esempio, i sentori floreali, dei frutti e delle spezie. Quelli secondari si riferiscono, invece, ai sapori sviluppati dopo la fermentazione tra cui gli aromi di botte, lievito e burro. Infine, i terziari comprendono tutti i profumi sviluppati con l’invecchiamento, che, si differenziano per tipologia di vino: per i vini rossi avremo, per lo più, sentori di tabacco, sottobosco e caramello, per i vini bianchi invece sono comuni aromi di mandorla, miele e nocciola. Questo “lessico degustativo” si adatta anche all’esame relativo all’assaggio che verrà effettuato in seguito.
- Qualità aromatica: Valuta la freschezza e la pulizia degli aromi, indicativa della qualità del vino.
L’esame gustativo nella scheda di degustazione del vino
Nell’esame gustativo, considera i seguenti elementi:
- Prime sensazioni: Valuta le sensazioni iniziali del vino sulla lingua. Annotati i valori di dolcezza, acidità, salinità o amarezza, valuta la loro intensità e qualità
- Sviluppo: Osserva l’evoluzione del sapore mentre il vino si sviluppa in bocca. Nota la complessità e la persistenza dei sapori.
- Finale: Descrivi le sensazioni che rimangono in bocca dopo aver deglutito il vino, come lunghezza e retrogusto.
La valutazione finale nella scheda di degustazione del vino
Infine, nella disamina finale, riassumi le tue impressioni complessive sul vino, prendendo in considerazione tutti gli elementi analizzati durante la degustazione.
- Valutazione: Analizza il vino nel suo insieme: ha una buona persistenza? È intensamente aromatico? Ha una buona complessità di profumi e sapori? Le sue caratteristiche sono ben bilanciate?
- Note aggiuntive: Fornisci eventuali note aggiuntive sull’equilibrio, gli abbinamenti gastronomici e il potenziale di invecchiamento del vino.
In conclusione, la compilazione di una scheda di degustazione del vino richiede un approccio metodico e dettagliato per catturare tutte le sfumature sensoriali di un vino. Seguendo le fasi dell’analisi sensoriale e utilizzando un linguaggio preciso, potrai comunicare in modo efficace le caratteristiche di ogni vino degustato.
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