Cin cin è la formula di augurio più comune esclamata quando si alza il calice durante una festa o in occasione di momenti importanti. Queste due parole sono oggi parte integrante della cultura del brindisi in molte parti del mondo e sono il modo per esprimere gioia condivisa in occasioni speciali, come matrimoni, compleanni, anniversari o semplici ritrovi tra amici.
Se il significato di cin cin è universale, le origini sono sconosciute. In questo articolo cercheremo di far luce sulle teorie che si celano dietro a questa espressione popolare e sulla tradizione legata a questo speciale e popolare brindisi.

Cosa vuol dire “cin cin”?
Cin cin equivale a “salute” in italiano o “cheers” in inglese. È una formula di buon augurio che si intona durante un brindisi alzando il calice di vino. Letteralmente non ha nessun significato, ma è interpretata come un invito di prosperità e felicità in grado di generare un’atmosfera di grande gioia e felicità.
E per accompagnare una gioiosa occorrenza, il rituale ha come protagonisti gli spumanti per i brindisi, ormai in tutti il mondo. Sicuramente ogni occasione ha il suo spumante, a seconda dei gusti e del momento i più apprezzati sono :
- un Metodo Classico per concedersi un po’ di lusso;
- un Prosecco per dare energia e frizzantezza a tutti i momenti di gioia.
Come nasce l’espressione cin cin? Origine e ipotesi

Nonostante non si sappia come sia nata ufficialmente questa espressione e non ci sia ancora oggi una teoria accreditata definitivamente e in modo universale, negli anni sono nate alcune possibili ipotesi riguardo al significato di questa espressione:
- Onomatopeica: secondo alcuni linguisti sembra che l’espressione sia associata ad una figura onomatopeica che imita il suono del contatto tra due bicchieri di vetro.
- Latina: suggerisce che questa formula abbia origini latine e veniva usato dagli antichi romani con il significato di “infinito”. Infatti, il brindisi è un auspicio di gioia senza fine.
- Cinese: è possibile che il termine abbia avuto un’origine cinese e si sia evoluto dall’espressione “qing qing” che vuol dire “prego prego”. In passato i marinai di Canton, ex-porto britannico, usavano questa formula come augurio per una felice navigazione; da qui si è poi diffusa con i marinai inglesi in tutto il continente. In realtà nella lingua moderna cinese vuol dire anche “bacio” che metaforicamente simboleggia l’incontro dei due bicchieri!
- Francese: secondo la lingua francese l’espressione deriva dall’abbreviazione della città di Saint-Quentin. Sembra che durante la Prima guerra mondiale i soldati italiani brindavano con gli alleati francesi omaggiandoli con il nome della città d’oltralpe.
- Toscana: nel dialetto toscano “Cin” vuol dire “senza”. Dunque sarebbe una sorta di gioco di parole in cui si augura una vita senza difficoltà.
5 curiosità sul brindisi moderno
- Secondo il galateo il brindisi è un momento molto delicato in cui non bisogna far toccare i bicchieri e non bisogna assolutamente esclamare “cin cin”.
- Secondo la tradizione non si brinda mai con l’acqua. Una teoria vuole che portasse sfortuna ai marinai e li condannasse ad una sfortunata fine in mare.
- In inglese il termine “CIN” è un acronimo del codice di controllo (control internal number)
- In ambito culinario questo termine può identificare una piccola porzione di cibo
- In Giappone assume un significato molto equivoco! Meglio usare la loro formula “kanpai”
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