Martini Dry: la ricetta

Il Dry Martini è uno dei cocktail più iconici e famosi al mondo, conosciuto per la sua semplicità ed eleganza. Il suo nome deriva dalla principale componente alcolica utilizzata, il gin, e una più piccola parte di vermut dry, che gli dona anche il caratteristico gusto secco.

La preparazione di questo cocktail è estremamente semplice: gli ingredienti del Martini Dry base sono gin e vermouth dry, mescolati con ghiaccio utilizzando la tecnica del Stir & Strain, e serviti in un bicchiere da Martini raffreddato. La proporzione classica della ricetta del Martini Cocktail è di 6 parti di gin per 1 parte di vermouth secco, ma può variare a seconda dei gusti individuali.

ricetta martini

Preparazione del Martini Dry

  • Raffreddare una coppa da Martini mettendola nel freezer.
  • Riempire il mixing glass per farlo raffreddare.
  • Tramite l’aiuto di uno strainer rimuovere l’acqua in eccesso e versare 6 parti di gin e 1 parte di vermouth.
  • Mescolare delicatamente con il bar spoon.
  • E’ possibile servire il Dry Martini con l’aggiunta di olive o una scorza di limone.

Storia e curiosità del cocktail Dry Martini

La storia del Dry Martini è avvolta nel mistero e nella leggenda. Alcune fonti sostengono che sia stato creato alla fine del XIX secolo da un barista di San Francisco, mentre altre attribuiscono la sua invenzione a un barista Italiano emigrato a New York. Certo è che il cocktail è diventato popolare negli anni ’20 e ’30, durante l’era del Proibizionismo, quando il gin era una delle poche bevande alcoliche disponibili legalmente.

Il Dry Martini è diventato ancora più famoso grazie alla sua associazione con il personaggio di James Bond 007, il famoso agente segreto creato da Ian Fleming. Tuttavia, James Bond ha una particolare preferenza per il suo Martini, ordinando sempre “shaken, not stirred” (agitato, non mescolato), una scena che ha contribuito a consolidare l’immagine del Dry Martini come il cocktail preferito dei gentleman. Questo metodo di preparazione del Dry Martini consiste nell’agitare gli ingredienti in uno shaker con ghiaccio, invece di mescolarli in una coppa da miscelazione, come nella versione tradizionale. Lo Shaken Martini di James Bond è fresco, frizzante e con una consistenza morbida, ed è apprezzato da molti appassionati di cocktail per la sua freschezza e il suo equilibrio di sapori. Inoltre, il metodo di preparazione shaken permette di ottenere una miscela più diluita rispetto al metodo stirred, rendendo il Martini più dissetante.

Ogni persona che si definisce vera fan della saga sa però che nell’originale romanzo “Casinò Royale”, pubblicato nel 1953, Bond ordina un’ulteriore variante del Martini Dry alla versione più conosciuta, che consiste in gin, vodka e Lillet Blanc, e prende il nome della sua seducente agente Vesper Lynd. Il Vesper Martini è un cocktail interessante ed affascinante grazie alle sue note dolci ed amare delicate donate dal Lillet, mentre la vodka attenua l’aromaticità spinta delle botaniche del gin.

A dry martini,’ he said. ‘One. In a deep champagne goblet.’

‘Oui, monsieur.’

‘Just a moment. Three measures of Gordon’s, one of vodka, half a measure of Kina Lillet. Shake it very well until it’s ice-cold, then add a large thin slice of lemon peel. Got it?’

‘Certainly monsieur.’ The barman seemed pleased with the idea.

‘Gosh, that’s certainly a drink,’ said Leiter.

Bond laughed. ‘When I’m … er … concentrating,’ he explained, ‘I never have more than one drink before dinner. But I do like that one to be large and very strong and very cold, and very well made. I hate small portions of anything, particularly when they taste bad. This drink’s my own invention. I’m going to patent it when I think of a good name.’

— Casino Royale, Chapter 7: Rouge et Noir
Vermouth

Vermouth Dry ‘Berto’ Antica Distilleria Quaglia

  • Un Vermouth Dry dallo stile contemporaneo, caratterizzato da delicate note floreali che si sposano bene a quelle del gin assieme ai profumi del tanaceto e dell’assenzio.
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