Whisky Sour: la ricetta

Se siete qui, probabilmente avete già assaggiato questo cocktail classico e vi siete innamorati della sua combinazione perfetta di dolcezza e acidità. Ma se non l’avete ancora fatto, non preoccupatevi, perché siete nel posto giusto! In questo articolo, esploreremo insieme la ricetta del whisky sour, la sua storia e le varianti più bizzarre. Quindi  prendete un bicchiere e un po’ di ghiaccio, e preparatevi a entrare nel fantastico mondo del whisky sour!

ricetta del whisky sour

Ingredienti del Whisky Sour

  • 5 cl di Bourbon

  • 2,5 cl di succo di limone

  • 1,5 cl di sciroppo di zucchero

  • 1  cucchiaino di albume d’uovo/ 0.5 cl di acquafaba (opzionali)

  • Scorza di arancia

Preparazione del Whisky Sour

  • Inizia versando tutti gli ingredienti, tranne la scorza,nello Shaker
  • Effettua una dry shake, ovvero una shakerata senza ghiaccio
  • A questo punto aggiungi il ghiaccio e shakera con energia
  • Per finire filtra in un tumbler basso e guarnisci con la scorza di arancia

L’importante scelta della materia prima: le basi Whisky Sour

L’utilizzo di un’ottima materia prima è essenziale per la composizione di un buon Whisky Sour. Il sapore del cocktail dipende infatti dalla qualità degli ingredienti utilizzati e dalle loro caratteristiche organolettiche. In generale, la scelta del tipo di whisky dipende dalle preferenze personali e dallo stile del cocktail che si vuole creare.

Il Bourbon è spesso utilizzato nel Whiskey Sour perché il suo sapore dolce e ricco si sposa bene con gli altri ingredienti del cocktail, ma non è l’unico whiskey che si abbina bene. In particolare, il Bourbon è fatto con almeno il 51% di mais, il che gli conferisce un sapore di mais dolce e burroso. Lo Scotch invece è fatto principalmente con orzo, che gli conferisce un sapore più terroso e affumicato. Anche il Rye whiskey può essere preso in considerazione, per chi è alla ricerca di una bevuta leggermente più spigolosa.  Il sapore dolce del Bourbon invece aiuta a bilanciare l’acidità del limone e la dolcezza dello sciroppo di zucchero, creando un equilibrio gustativo nel Whisky Sour. Inoltre, il Bourbon è meno affumicato rispetto allo Scotch, il che significa che non coprirà gli altri sapori del cocktail. Tuttavia, ciò non significa che non si possa utilizzare lo Scotch per un Whiskey Sour. In realtà, lo Scotch può dare al cocktail un sapore diverso e più complesso. In questo caso, è importante però scegliere uno Scotch che sia morbido e dolce, come ad esempio uno Speyside, per evitare che il sapore affumicato prevarichi sugli altri sapori del cocktail. In ogni caso, per realizzare un ottimo Whisky Sour l’importante è scegliere un whisky di qualità e di buona marca, in modo da garantire un sapore equilibrato e armonioso al cocktail. Un whisky di bassa qualità potrebbe infatti alterare il gusto del cocktail e compromettere la sua qualità complessiva. Inoltre, l’utilizzo di ingredienti freschi e di alta qualità, come il succo di limone appena spremuto e lo sciroppo di zucchero fatto in casa, può anche contribuire a migliorare il sapore del Whisky Sour.

Whisky Sour: storia e origine

La prima volta che si è incominciato a parlare del cocktail Whisky Sour risale al lontano 1862, quando Jerry Thomas lo cita nel suo libro “The Bartenders Guide”. Tuttavia, come per molte altre bevande alcoliche e cocktail, dobbiamo ringraziare i marinai per averlo portato alla ribalta. Nel XIX secolo, viaggiare per mare era estremamente burrascoso. Trovare acqua pulita e fresca per lunghi periodi di tempo era un’impresa quasi impossibile, motivo per cui il whisky, il rum e altri distillati erano molto popolari tra i marinai. In aggiunta a ciò, molti marinai soffrivano di scorbuto, una malattia potenzialmente letale causata principalmente dalla mancanza di vitamina C. Per questo motivo portavano con sé grandi quantità di limoni, lime e arance durante i loro viaggi in mare aperto. Il whisky sour rappresentava la combinazione perfetta di agrumi, per combattere lo scorbuto, e whisky, per placare la sete dei marinai. Una volta che il drink ha fatto la sua comparsa sulle rive degli Stati Uniti, la sua popolarità non ha fatto che aumentare. Oggi, molti barman aggiungono albume d’uovo per creare quella classica schiuma soffice. Nel corso degli anni, sono state create molte varianti del cocktail, ma la più famosa è senza dubbio il New York Sour, che è essenzialmente il classico whisky sour con un tocco di vino rosso in cima.

Whisky

Whisky Bourbon Bulleit

  • Il Bourbon di Bulleit è un whisky del Kentucky a base di mais, segale e malto d’orzo, invecchiato per 6 anni in botti di rovere bianco. È secco, pieno e speziato
Previous Post Next Post