Imbottigliatori Indipendenti

Tutto quello che c’è da sapere sulle selezioni più Indie di distillati!

Non importa quanto ti senti nerd o esperto, il mondo dei distillati è talmente ricco e variopinto che non si può pretendere di conoscerne ogni singola sfaccettatura, ma è proprio questo che lo rende così affascinante. Nonostante le innumerevoli visite ad esplorare distillerie remote e gli anni passati a collezionare bottiglie, è un settore che nasconde misteri e sorprese dietro ad ogni angolo, e tra gli Imbottigliatori Indipendenti ci sono sempre curiosità pronte a stuzzicare il palato dei più appassionati!


Gli “Imbottigliatori Indipendenti” o “Indie Bottlers” (IB) sono i cani da tartufo dell’universo whisky, ma anche di quello del rum. Si tratta infatti di coloro che portano avanti un lavoro di ricerca e selezione, per acquistare barili, direttamente dalla distilleria o tramite brokers, così da imbottigliarli sotto il loro nome. Ogni IB può decidere se imbottigliare subito o se sperimentare, lasciandolo invecchiare per più tempo, o facendolo maturare in botti di diverso genere (ex-Bourbon, ex-Sherry, ex-vino…). In ogni caso le opzioni sono infinite.

affinamento di distillati in legno

Come sono nati?

Gli Imbottigliatori Indipendenti sono emersi in un momento storico in cui i Single Malt erano solamente una nicchia di mercato. Infatti tra il XIX e il XX secolo, nonostante i Blended fossero la tipologia di whisky più popolare dell’epoca, i Single Malt riuscirono a ritagliarsi il loro spazio tra i più fanatici grazie proprio agli Imbottigliatori Indipendenti. Questi ultimi hanno fornito alle distillerie una preziosa opportunità per generare immediato guadagno, traendone a loro volta beneficio. Acquistavano direttamente il whisky a prezzi ridotti e davano la possibilità agli intenditori di comprarlo a prezzi ragionevoli. Con il passare del tempo gli Imbottigliatori Indipendenti acquisirono sempre più competenza ed iniziarono a mettersi alla prova trovando nuove frontiere nel campo della maturazione.

Che cosa offrono?

Sebbene gli Imbottigliatori Indipendenti non siano i produttori originali, offrono alla comunità dei distillati numerosi vantaggi:

Stile Innovativo

Se per le distillerie è consuetudine rilasciare prodotti con uno stesso stile distintivo, per gli Imbottigliatori Indipendenti è tutta un’altra storia, pertanto non sono obbligati a seguire le linee guida del marchio. Gli IB non solo danno accesso a cask strength e single cask unici e differenti, ma  propongono i migliori whisky dagli invecchiamenti più peculiari, dotati di personalità eccentriche che non seguono gli standard convenzionali e donano sentori ed aromi complessi ad ogni edizione. 

Accesso a distillerie perse nel tempo

Un Imbottigliatore Indipendente si può definire un vero e proprio curatore di opere d’arte, in grado di preservare e custodire prestigiosi lotti di distillerie da tempo scomparse. Gli imbottigliatori più storici si sono confermati negli anni grandi collezionisti di bottiglie rare. All’inizio dei tempi riuscivano ad accaparrarsi quegli eccessi di stock di whisky immaturo da varie distillerie che si trovavano in difficoltà economiche. Proprio così a distanza di decenni, grazie agli IB e nonostante il fallimento di queste distillerie, il mercato può godere dell’uscita di nuove edizioni introvabili.

Imbottigliamenti misteriosi

Alcune distillerie sono più tolleranti rispetto ad altre e, per minimizzare la competizione, proibiscono agli Imbottigliatori Indipendenti l’utilizzo in etichetta del nome del produttore originale. I whisky rari che non presentano riferimenti alla distilleria di provenienza vengono infatti chiamati “Imbottigliamenti segreti”. Diventa anche interessante decifrare le etichette realizzate dagli IB, che, a volte, rilasciano indizi sotto forma di posizione geografica, cenni storici ed illustrazioni.

Le distillerie più precise si limitano ad imporre clausole contrattuali all’interno dei contratti di fornitura, invece, altre usano la tecnica del teaspoon, che consiste nell’aggiunta di un semplice cucchiaino di un altro whisky alla botte in questione. In questo modo rendono illegale, ai sensi della legge scozzese e dell’UE, l’utilizzo del nome della distilleria di provenienza sull’etichetta del single malt.

Quanto sono rilevanti al giorno d’oggi?

Le distillerie offrono da tempo edizioni speciali per gli appassionati, ma fino a poco tempo fa era difficile ottenerle senza viaggiare fino in capo al mondo o senza fare carte false con i negozianti specializzati che le offrivano. Solamente con l’avvento degli e-commerce, le distillerie hanno iniziato a rivolgersi sempre di più al mercato dei whisky lovers con edizioni speciali da affiancare alla loro gamma principale. Così la linea di confine tra edizioni ufficiali e quelle indipendenti è andata sempre di più a sfumarsi, senza però che l’uno andasse a pestare i piedi all’altro. La crescente popolarità del whisky di oggi si traduce in un’ondata senza precedenti di nuove distillerie e imbottigliatori indipendenti, con una conseguente una maggiore varietà di prodotti, ma anche con un significativo aumento dei prezzi dovuti al costo delle risorse e a una maggiore richiesta di botti di qualità.

Whisky

Whisky Single Malt Dailuaine 11 yo The Black Cat Series

  • Colpisce per il suo corredo aromatico dolce e intenso, dove le note di agrumi e frutta gialla matura trovano un perfetto equilibrio con la profondità e complessità degli aromi
Whisky

Whisky Single Malt Ben Nevis 6 yo Artist Collective 2014

  • Invecchiato per 6 anni in botti ex-sherry, rivela un profilo olfattivo molto morbido di frutta secca, cacao, cannella e zafferano. Il sorso ha grande morbidezza con note di cera d’api, spezie, agrumi maturi, resina e sensazioni erbacee
Rum

Rum Barbados 14 Anni Moon Import 2007

  • Distillato a base di canna da zucchero, viene invecchiato in Scozia per ben 14 anni in botti di rovere. Propone al naso un bouquet aromatico complesso, mentre al palato regala una ricchezza unica unita ad una persistente intensità
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