Il processo produttivo che trasforma l’uva in vino coinvolge molteplici fasi, ognuna delle quali contribuisce in modo unico alla creazione del prodotto che regna sovrano sulle nostre tavole e accompagna i nostri momenti più speciali. Tra le tappe cruciali, l’imbottigliamento rappresenta il momento in cui il vino, dopo un periodo di maturazione e affinamento, viene finalmente messo in bottiglia, pronto per essere gustato o per riposare ancora qualche mese o anno e impreziosirsi grazie allo scorrere del tempo.
Tra strumenti e linee per l’imbottigliamento del vino, in questo articolo esploreremo i segreti di questo processo, evidenziando l’importanza dell’imbottigliamento nel mondo vinicolo.
Cos’è e come funziona l’imbottigliamento del vino
All’interno del processo di produzione del vino, l’imbottigliamento rappresenta l’ultimo passaggio. Tuttavia, l’imbottigliamento del vino deve avvenire al momento giusto, che varia in base al tipo di vino e al suo stile. Alcuni vini, come quelli destinati all’invecchiamento, richiedono una maturazione più prolungata prima di essere imbottigliati. Al contrario, i vini giovani, freschi e fruttati possono essere pronti per l’imbottigliamento dopo un periodo più breve. La scelta del momento migliore per imbottigliare è nelle mani del vignaiolo, che conosce il suo prodotto e sa, dopo diverse analisi e assaggi, quando il vino è pronto per essere messo in bottiglia. Prima dell’imbottigliamento vengono analizzati alcuni parametri del vino, quali la gradazione alcolica, l’acidità, l’anidride solforosa e la concentrazione di ferro, rame, proteine, batteri e lieviti. Prima dell’imbottigliamento il vignaiolo può inoltre scegliere di filtrarlo, per eliminare eventuali depositi e produrre un vino più limpido e stabile.
Bottiglie e tappi per l’imbottigliamento del vino: quali scegliere?
Prima di procedere all’imbottigliamento del vino, il vignaiolo deve scegliere la bottiglia e il tappo migliori per la conservazione del suo prodotto. Per quanto riguarda la bottiglia più adatta, gli spumanti necessitano di una bottiglia dal vetro più spesso, per la pressione accumulata durante la seconda fermentazione in bottiglia. I vini che possono affinare a lungo devono riposare in una bottiglia dal vetro scuro, in modo che restino protetti dai raggi ultravioletti, mentre per i vini giovani, da bere a pochi mesi dall’imbottigliamento, va benissimo anche un vetro trasparente.
Anche il tappo è un elemento chiave dell’imbottigliamento del vino. Tra le principali tipologie troviamo:
- Tappo di sughero: Il più tradizionale, il tappo di sughero è una scelta indicata soprattutto per i vini rossi, che possono affinare a lungo in bottiglia, ma che può comportare il rischio dell’odore di tappo.
- Tappo sintetico: Ideale per i vini più giovani, soprattutto vini bianchi e rosé.
- Tappo a corona: il tipo di tappo più adatto agli spumeggianti vini rifermentati in bottiglia.
Oltre a questi tappi più classici troviamo inoltre il tappo a vite, che rappresenta ancora una scelta controversa. Nei paesi come l’Italia e la Francia, dove la tradizione vinicola è lunga e consolidata, il tappo a vite è ancora erroneamente associato da molti a vini di bassa qualità. In molti altri paesi invece, dall’Austria, alla Germania, al Nuovo Mondo enologico, il tappo a vite viene usato e riconosciuto per le sue molte qualità. Esso infatti non solo permette una chiusura ermetica, che permette di preservare il vino dalla luce, dall’aria e dagli odori esterni in modo più efficace rispetto ai tappi di sughero, ma ha il vantaggio pratico di una facile apertura e richiusura.
Passaggi e linee di imbottigliamento del vino
L’imbottigliamento del vino nelle cantine moderne prevede diversi passaggi:
- Le bottiglie vengono lavate e sterilizzate con delle apposite macchine lavabottiglie, così da eliminare ogni traccia di polvere o residuo che potrebbe compromettere la qualità del vino.
- Le bottiglie vengono disposte nelle macchine riempitrici e il vino viene imbottigliato.
- Dopo il riempimento, le bottiglie vengono chiuse con tappi di sughero, tappi a vite o altri sistemi di chiusura. Il tappo viene poi generalmente ricoperto dalla capsula, applicata da una macchina specifica chiamata “capsulatrice”.
Prima di essere inscatolate le bottiglie vengono etichettate. Ogni etichetta è studiata con attenzione, fornendo al consumatore dettagli sul vitigno, l’annata, la regione di produzione e spesso la filosofia del produttore.
Quando imbottigliare il vino?
La scelta del momento più giusto per imbottigliare il vino dipende principalmente dalla sensibilità del vignaiolo, che conosce il suo prodotto e sa quando è tempo di metterlo in bottiglia. Oltre a questa, però, alcuni vignaioli si fanno guidare da fattori esterni, come il calendario lunare.
Calendario imbottigliamento vino 2024: la tradizione lunare
Secondo alcune tradizioni contadine le fasi lunari hanno un’influenza importante sulle fasi di produzione del vino, tra cui anche l’imbottigliamento. Ogni anno il calendario lunare cambia, e di conseguenza anche la sua influenza sul vino e sull’imbottigliamento. Il calendario lunare per l’imbottigliamento del vino del 2024 vuole che:
- Il primo quarto, ossia la luna crescente, sia più adatto per ottenere vini frizzanti;
- La luna piena sia la fase favorevole per tutti i tipi di vino;
- L’ultimo quarto, ossia la luna calante, sia il momento migliore per imbottigliare vini dolci o vini longevi;
- La luna nuova sia il momento da evitare per l’imbottigliamento.
Per quanto riguarda i mesi, è consigliato imbottigliare in primavera i vini frizzanti o giovani, da bere entro l’anno, e in autunno i vini fatti per maturare nel tempo.
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