Cucinare con il vino: consigli e idee

Il vino non è soltanto il compagno perfetto delle cene tra amici, degli appuntamenti galanti o dei pranzi in famiglia, ma spesso e volentieri è esso stesso un ingrediente fondamentale per un piatto che si rispetti! Quante volte hai sfumato un arrosto o un risotto con un bicchiere di vino? O aggiunto un goccio di vino liquoroso a un dolce per renderlo veramente perfetto? In questo articolo ti sveleremo tutti i trucchi per usare al meglio il vino in cucina, dalla scelta del vino giusto al modo di utilizzarli al meglio per esaltare i tuoi piatti!

Quale vino usare per cucinare? I migliori

I migliori vini da utilizzare in cucina sono quelli che aggiungono profondità e complessità ai piatti senza sovrastare i sapori. Un mito importante da sfatare è che per cucinare non bisogna usare un vino di scarsa qualità. Il vino va trattato come un ingrediente in tutto e per tutto: se gli altri ingredienti che avete scelto per il vostro piatto sono di alta qualità, cucinare con un vino di bassa qualità rovinerebbe senza alcun dubbio il gusto e il valore del piatto. 

Ti sconsigliamo inoltre di utilizzare un vino per cucinare già aperto da qualche giorno: è importante conservare le caratteristiche organolettiche del vino, perché vengano poi esaltate nel piatto, e un vino aperto da diversi giorni rischia di aver perso la sua componente aromatica. Detto questo ogni vino va bene per cucinare: dai bianchi, ai rossi, alle bollicine, fino ai vini dolci. Dipende naturalmente dal piatto in cui volete cimentarvi!

cucinare con il vino

Vini rossi per cucinare

I vini rossi vengono utilizzati comunemente per la preparazione di primi o secondi piatti a base di carne. Per preparare brasati e spezzatini, dalla cottura lunga a fiamma bassa, la carne viene lasciata a sobbollire nel vino rosso per diverse ore. In questo caso la scelta migliore è un vino rosso corposo e strutturato, come un Merlot o un Cabernet Sauvignon, che può conferire al piatto ricchezza e intensità gustativa. Gli stessi vini sono perfetti per creare una salsa per accompagnare filetti e bistecche, preparando, con un po’ di pazienza, una deliziosa riduzione di vino rosso

Uno dei piatti più celebri della cucina francese, reso famoso grazie alla chef Julia Child, è il coq au vin, che, un po’ come un brasato di manzo, prevede la cottura lenta di pollo e verdure nel vino rosso. In questo caso viene tipicamente usato del vino rosso della Borgogna, anche se in Francia esistono moltissime varianti locali che utilizzano vini della zona.

Il vino rosso per cucinare viene utilizzato anche nel ragù alla Bolognese, aggiunto alla pentola tradizionalmente prima che inizi la sua lunga cottura. Qui si apre un dibattito perché alcuni preferiscono aggiungere al ragù un vino bianco secco, ma i più legati al territorio opteranno per un bicchiere di Sangiovese di Romagna

Vini bianchi per cucinare

I vini bianchi possono essere utilizzati in molte preparazioni diverse, dai primi piatti, ai piatti di pesce, ai piatti di carne bianca. Sebbene si possano usare anche i vini rossi, come nel caso del risotto all’amarone, è tendenzialmente più comune usare il vino bianco per sfumare i risotti, ma anche altri piatti vedono la sfumatura come passaggio cruciale della preparazione. È il caso delle scaloppine al limone o di alcuni filetti di pesce, per i quali è indicato utilizzare un vino bianco giovane e fragrante, come un Riesling, un Pinot Grigio o un Gewurztraminer

Utilizzo del vino in cucina

Il vino, come abbiamo visto brevemente nei paragrafi precedenti, può essere utilizzato in diversi modi in cucina e, a seconda del modo in cui viene utilizzato, conferirà gusto e sfumature diverse al piatto. Oltre ai dessert, dove il vino dolce e liquoroso spesso è protagonista di creme, bagne e torte, il vino viene utilizzato molto spesso per sfumare alcuni piatti e marinare alcuni ingredienti: vediamo insieme come!

Sfumare con il vino

Sfumare in cucina significa bagnare un cibo in cottura con dell’alcol. Siamo soliti a utilizzare il vino per sfumare il riso mentre prepariamo un risotto, ma è molto comune sfumare anche sughi, carni e arrosti. Questo perché i grassi presenti nei condimenti, come olio, burro e lardo, o rilasciati dal pezzo di carne in cottura, vengono in parte sciolti dal vino, che aiuta a creare una salsa morbida e cremosa per accompagnare il piatto, oltre a bilanciare con acidità e aromaticità la ricchezza e la grassezza del piatto. 

Marinare con il vino

Spesso la carne, per diventare ancora più saporita, viene messa a marinare con erbe, aromi e spezie e vino. In questo caso è comune utilizzare un vino rosso e si opta per vini ricchi e corposi, come Brunello, Aglianico o Primitivo. Le marinature con vino bianco sono meno diffuse ma non per questo inesistenti: è più comune che vengano realizzate per piatti di pesce o carni bianche e in questo caso si prediligono vini secchi e aromatici come Malvasia o Chardonnay.

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