Extra Brut Fleury is a Champagne that only apparently may seem like a simple cuvée of Pinot Noir and Chardonnay like many others in the region, hides instead among the fragrant textures of its body a full 10 years of slow aging in the quiet of the Fleury maison cellar. A fresh and lively juice of citrus and white flowers with fleeting touches that smell of sea, iodine and flint.
Lo Champagne Extra Brut di Fleury è una sintesi emblematica di ricchezza e tensione, figlio di un affinamento di 10 anni sui lieviti. La pazienza è una dote che non è mai mancata in casa Fleury, le cui cuvée vengono immesse sul mercato solo dopo un adeguata sosta sulle fecce fini e solo se pronte per essere bevute. Una approccio serio e trasversale, ma anche uno sguardo pioneristico, che ha permesso alla famiglia Fleury di convertire tutte le vigne di famiglia alla biodinamica già nel lontano 1989, indicando la via a numerosi produttori locali. 15 ettari di vigneto in Cote Des Bars o Aube, zona a lungo bistrattata, ma estremamente rivalutata per la qualità soprattutto del Pinot Noir prodotto qui, oltre ad una parte di Chardonnay. Purezza espressiva, tensione e materia sono le principali armi a disposizione di questi nettari poliedrici, assolutamente immancabili nella cantina degli amanti del genere.
L'Extra Brut di Fleury è ottenuto da un assemblaggio costituito in prevalenza da Pinot Noir e per la restante parte da Chardonnay, con uve provenienti da vigne di 25 anni di età e coltivate in biodinamica. Tutto dalla raccolta dell'uva, che avviene manualmente, alla fase di vinificazione si svolge senza interventismi forzati. Dopo una selezione accurata delle uve, i mosti ottenuti per i vini base fermentano per una parte in botti di rovere e per la restante in tini smaltati. Rifermentazione in bottiglia secondo il metodo classico e affinamento di 10 anni sui lieviti.
Lo Champagne Fleury Extra Brut si palesa nel calice con una veste dorata accesa ed una bollicina fine e persistente. Prima olfazione e subito sciabolate gessose, note di pietra focaia e lime. Poi ancora verbena, timo e biancospino, in un turbinio sensuale. Se il naso è già di per sè un piccolo capolavoro, l'assaggio dipana ogni dubbio: abbiamo un campione nel calice. Nitore cristallino, una lastra scintillante di sale e freschezza, bilanciata dalla consolatoria cremosità dovuta al lungo affinamento. Chiusura lunga, che sa di mare. Si può goderne subito, senza dubbio, ma saprà di sicuro trarre giovamento dall'affinamento in bottiglia, atto a rinnovarne la complessità. Folgorante!