Martini is among the most famous and iconic cocktails in the world of mixology. We propose it in the following recipe: 6 cl of Gin Il Reale and 1 cl of Carpano White Vermouth to be poured into the classic cup rigorously cooled with some ice cubes, which are then discarded. After squeezing a lemon zest, you can add the classic pickled green olive skewered by a toothpick. Ideal for 11 cocktail
What do you need:
Topping:
Il Martini Dry, conosciuto semplicemente con il nome di Martini, è considerato il simbolo e l’icona collettiva del cocktail. Infatti il suo bicchiere a forma di coppetta con dentro un’oliva è diventato nell’immaginario generale l’emblema del mondo dei cocktail. Nonostante la ricetta possa sembrare semplice e intuitiva, per fare un buon Martini ci vogliono tanta pratica e passione. La preparazione prevede innanzitutto una materia prima di grande qualità, così noi abbiamo scelto il raffinato Gin Il Reale e l’impeccabile Vermouth Bianco firmato Carpano. Prendiamo il bicchiere a coppetta e lo lasciamolo raffreddare con un po' di ghiaccio (ricordando di levarlo prima di versare) o dimentichiamolo per qualche minuto in freezer. Nel frattempo riempiamo il nostro mixing glass con abbondante ghiaccio e 6 parti di Gin e 1 di Vermouth, insomma “sporchiamo” il Gin con una piccola dose di Vermouth. Mescoliamo, filtriamo, in modo da evitare il ghiaccio, e serviamo nella coppetta rigorosamente fredda. Solitamente si accompagna con una o più olive infilzate in uno stuzzicadenti, oppure si può spremere una scorza di limone e guarnire il bicchiere. Ed ecco pronto a casa il tuo Martini!
Nonostante il Martini sai considerato il padre della mixology, la sua storia è avvolta in un alone di mistero. Non si sa con precisione chi lo abbia inventato, ne quando e ne dove, ma probabilmente si pensa che provenga da una rivisitazione del Manhattan. Da una parte c’è chi sostiene che sia nato a Martinez, in California; altri sostengono che il Martini sia il diretto discepolo del Martinez di Jerry Thomas, un cocktail a base di Gin già presente in America. Infine altri sostengono che il suo nome è da attribuire all’omonimo barista italiano di Arma di Taggia che, emigrato a New York, preparò questo elisir a John Rockefeller. Insomma, nonostante il grande mistero, oggi il Martini è la bandiera della mixology e il simbolo con il quale si identifica la International Bartenders Association.
Il Martini ha un gusto forte e intenso, ed è ricco di personalità, carattere e classe. Non è sicuramente il cocktail dei party, ma è un perfetto short-drink pre-cena o dopo-cena da degustare con tranquillità e serenità, prendendosi un attimo di pausa dalla vita frenetica. La speziatura e l'intensità del Gin sono smorzate da un tocco dolce e aromatico del Vermouth, che dà origine ad un sorso perfettamente equilibrato e di grande eleganza. Semplicemente unico!