Muscadet 'Perrieres Monopole' Domaine Gadais 2018

“Perrières Monopole” del Domaine Gadais è una delle notevoli interpretazioni di Muscadet sur lies che Cristophe Gadais, l’attuale proprietario della cantina, ha elaborato nel corso dei decenni e che oggi realizza all’interno della nuova cantina semi interrata, dove tutte le operazioni di spostamento e travaso avvengono per gravità. Questa è l’etichetta che rimanda alla tradizione di vinificazione seguita da papà Louis, il vignaiolo che negli anni Cinquanta fondava il suo “Domaine des Perrières” e realizzava i suoi vini in botti di legno usate. Un nome, “pietraia”, che rappresenta uno di quei toponimi diffusi e che tanto spesso in Francia identificano un luogo particolarmente vocato a dare vini eccellenti.

Il “Perrières Monopole” del Domaine Gadais nasce nell’areale più rinomato del Muscadet, all’interno della denominazione Muscadet Sèvre et Maine: siamo appena fuori l’abitato di Nantes, praticamente al termine della grande corsa della Loira verso l’Atlantico. La parcella da cui proviene questo Melon de Bourgogne di 40 anni d’età è denominata Les Perrières ed è proprietà unica della famiglia: si estende per 1,40 ettari con esposizione a pieno sud ed è caratterizzata da un sottosuolo di gneiss, la tipica e dura roccia metamorfica che praticamente affiora in superficie, ricoperto solo da uno strato di argilla di una ventina di centimetri. Appena le uve giungono in cantina vengono deposte in vasche d’acciaio per una stabilizzazione di 12 ore a freddo. Successivamente si procede ad una pressatura soffice e alla fermentazione tramite lieviti indigeni in botti di rovere usate da 300 litri, a temperatura controllata per circa 20 giorni. Infine, è necessario un lunghissimo affinamento di 32 mesi sur lies, negli stessi legni, per lasciare emergere tutto il carattere varietale.

Il Muscadet “Perrières Monopole” realizzato da Cristophe Gadais si esprime alla vista sulle intense note di un giallo dorato. I profumi sono ricchi e complessi e necessitano di qualche rotazione per liberarsi appieno: dalle note più cupe fatte di cenni boschivi e rimandi tostati, si passa alle solari sensazioni agrumate e a quelle piccanti dello zenzero, con un fondo di frutta bianca matura e ricordi pietrosi. Il sorso è ricco e cremoso, ma non perde mai l’equilibrio grazie ad una freschezza vivacissima ed una intrinseca succosità con lunga chiusura salina. Un bianco perfetto per le ostriche Gillardeau o il poulet Gaston Gerard.