Antichi Vigneti Manca

In Romangia, nello splendido contesto viticolo del Golfo dell’Asinara, opera la cantina a conduzione famigliare Antichi Vigneti Manca, protagonista di una piccola produzione artigianale che riflette l’essenza solare e mediterranea del territorio. Al timone della tenuta, che ha sede nel comune di Sorso, si trovano le due sorelle Noemi e Alessia Manca, che nel 2017 hanno ufficialmente avviato la propria attività viticola spinte da una viscerale passione per il mondo del vino e dall’amore verso la propria magnifica terra. Noemi e Alessia hanno raccolto l’eredità viticola del bisnonno, del nonno e del padre, da sempre vignaioli in Romangia. Fondamento della filosofia della famiglia è la salvaguardia e valorizzazione del patrimonio varietale del territorio di cui sono custodi.

I 6 ettari vitati coltivati da Antichi Vigneti Manca sono situati per lo più all’interno del cru di Badde Pira, dove su terreni prevalentemente calcarei ricchi di marne bianche crescono alberelli dei vitigni autoctoni Cannonau, nel clone locale Retagliadu Nieddu, Vermentino, Girò Bianco, Moscato e Pascale. I ceppi, che arrivano fino a 50 anni di età, producono naturalmente rese molto basse, concentrando in ogni singolo grappolo sostanze secche e profumi. Le uve vengono raccolte a mano a piena maturazione, con un’attenta selezione, e sono quindi ammostate in tini aperti per la fermentazione spontanea, senza controllo della temperatura. Il conseguente invecchiamento ha luogo in vasche di cemento sia per i bianchi sia per i rossi e i vini sono infine imbottigliati senza subire alcuna chiarifica o filtrazione, con sole piccole dosi di solforosa.

Le principali etichette realizzate da Antichi Vigneti Manca sono il Rosso ‘Li Surreddi’ e il Bianco ‘Li Surreddi’, due espressioni schiette e genuine in simbiosi con il territorio della Romangia. In particolare, il Rosso ‘Li Surreddi’ è un Cannonau caldo, avvolgente e strutturato, ricco di profumi di macchia mediterranea, mentre il Bianco ‘Li Surreddi’ è un articolato orange wine dall’animo salmastro. L’appellativo “li surreddi” deriva dal dialetto locale e significa “le sorelle”.