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Carranco

Borgogno e Tornatore riportano in auge la tradizione dell’antico palmento sull’Etna
Regione Sicilia (Italia)
Anno Fondazione 2018
Ettari vitati 7
Produzione annuale 27.000bt
Indirizzo Villa dei Baroni Wine Resort, Contrada Carranco - 95012 Castiglione di Sicilia CT
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Carranco è il nome della realtà nata dall’incontro di due aziende vitivinicole di massima importanza, che hanno voluto legare insieme due regioni e due tradizioni piuttosto lontane per dar vita ad una interpretazione di un territorio ancora per molti aspetti selvaggio come quello dell’Etna. Borgogno è un’azienda che non ha bisogno di presentazioni: proprietà oggi della famiglia Farinetti, è stata fondata nel 1761 come la prima cantina di Barolo. La famiglia Tornatore ha avviato l’attività vitivinicola sui versanti del vulcano nel 1865 ed ha sempre dimostrato una conoscenza dettagliata dei territori di Castiglione di Sicilia. Proprio in questo comune le due aziende fondano nel 2018 la tenuta Carranco, all’interno dell’omonima contrada sita in frazione Pietra Marina.

Carranco è situata sul versante nord dell’Etna, all’altitudine di 500 metri sul livello del mare e si estende per 8 ettari, vitati con le varietà autoctone: Nerello Mascalese, Nerello Cappuccio e la bacca bianca Carricante. Le viti hanno tra i 50 e i 60 anni d’età e sono allevate con la forma storica dell’alberello, secondo metodi di agricoltura sostenibile. Il suolo in cui affondano le radici è ovviamente di matrice vulcanica, composto di sabbie e minerali depositati dalle fluide eruzioni basaltiche e sempre diversi a seconda del periodo a cui risalgono. Anche il clima è assolutamente peculiare, con temperature mediamente più basse del resto dell’isola e influenzato dalle brezze mediterranee che apportano un certo grado di umidità e piogge, anche se inferiori rispetto al versante est.

I sotterranei della cantina Carranco custodiscono ancora l’antico palmento, risalente al Settecento, con le vasche originali rivestite in basalto, in cui si effettuavano le pigiature con i piedi. All’interno di questo ambiente storico le vinificazioni odierne si continuano a svolgere in maniera tradizionale: le fermentazioni sono spontanee e hanno luogo in vasche di cemento per i rossi e in vasche d’acciaio per quanto riguarda i bianchi; gli affinamenti si svolgono in botti grandi di rovere per i Nerello, mentre per i bianchi si utilizzano tini aperti in cemento termoregolati. Le vendemmie si effettuano a mano, con raccolta in piccole cassette.

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