Irouleguy Blanc Herri Mina 2021

Irouleguy Blanc dal sapore particolarissimo: Herri Mina è il progetto fondato da Jean-Claude Berrouet, per oltre 40 anni creatore dei vini del celeberrimo Chateau Petrus e insignito nel 2018 del prestigioso Winemakers’ Winemaker Award, il riconoscimento assegnato ogni anno dall’Institute of Masters of Wine. La nostalgia di casa, proprio questa la traduzione dal basco del nome dell’impresa, lo porta a cercare una sorta di buen retiro nella sua terra d’origine, il villaggio di Itxassou nei Paesi Baschi francesi,  nella cornice di un paesaggio sospeso tra l’oceano, le montagne e il cielo.

Irouleguy Blanc del progetto Herri Mina prende origine dalle uve bianche autoctone e assolutamente tipiche del Sud Ouest francese, provenienti da uno spicchio di territorio addossato al confine spagnolo, nell’immediato entroterra atlantico in triangolazione con le famose località costiere di Biarritz e Saint-Jean-de-Luz. Gros Manseng, Petit Corbu, Petit Manseng crescono sui pendii di arenaria rossa esposti verso sud ed estesi per circa 2 ettari lungo le propaggini della catena dei Pirenei, allevate da oltre un decennio secondo i principi della biodinamica. L’influenza oceanica è qui dominante, mentre i rilievi, che si innalzano fino ai 400 metri di quota, offrono protezione dalle più fredde correnti settentrionali. La vendemmia prende avvio nel momento di piena maturazione delle uve, capaci di sintetizzare alte concentrazioni di zuccheri ma conservare elevati livelli di acidi. Le fasi di vinificazione in cantina sono molto semplici: pressatura diretta e delicata, con breve contatto sulle bucce e fermentazione spontanea ad opera dei lieviti indigeni. L’affinamento procede per circa 9 mesi in vasca d’acciaio.

Irouleguy Blanc di Herri Mina si presenta allo sguardo con una tenue e luminosa tonalità dorata. Fresco e solare insieme, il naso è un intenso connubio di sentori fruttati e floreali, dal melone maturo al caprifoglio, con note tropicali di litchi e nordiche pungenze d’uva spina. L’assaggio è potente, ricco di morbidezza matura e polposa e di verticalità minerale e salina, un equilibrio sorprendente fra la densità del miele e la tensione della persistente freschezza. Un bianco da provare con un degno plateau di crostacei atlantici.