'Alberelli di Giodo' 2019

"Alberelli di Giodo" è l’etichetta che il famoso enologo Carlo Ferrini ha voluto dedicare all’Etna. Dopo una lunga carriera di prestigiose collaborazioni e non pago del suo progetto personale nelle terre di Montalcino, l’amore per la Sicilia ha spinto Carlo Ferrini a misurarsi con un altro terroir e con un altro straordinario vitigno a bacca. L’unicità dell’Etna e della sua uva autoctona, il Nerello Mascalese, sono stati interpretati nel segno della finezza, con un rosso che esprime perfettamente il luogo di produzione e le migliori caratteristiche varietali delle uve. Una grande prova d’autore, assolutamente da non perdere.

Il rosso "Alberelli di Giodo" è una novità nel panorama dei vini dell’Etna. Il progetto è nato tra il 2001 e il 2003 e la prima etichetta è uscita con la vendemmia del 2016. La tenuta siciliana di Carlo Ferrini consiste in una vecchia vigna di poco più di un ettaro, coltivata a un’altitudine di 950 metri sul livello del mare, in una zona esposta a nord, dal clima fresco e caratterizzata da forti escursioni termiche.  Le viti sono coltivate ad alberello e hanno un’età compresa tra gli 80 e i 100 anni, molte ancora prephylloxera. I terreni sono composti da sabbie nere d’origine vulcanica, con presenza di pomice e rocce di basalto. Le uve sono fatte fermentare in serbatoi d’acciaio inox con una macerazione sulle bucce di circa tre settimane. Prima di procedere all’imbottigliamento, il vino matura per circa un anno in tonneau di rovere francese e per qualche mese in vasche di cemento.

Il vino "Alberelli di Giodo" è un rosso tipico dell’Etna ed esprime perfettamente il connubio secolare tra le sciare di lave del vulcano e il Nerello Mascalese. Nel calice si presenta di colore rosso rubino chiaro con riflessi luminosi. Raffinato e sottile, regala un bouquet connotato da aromi di ribes rosso, ciliegia, frutta fragrante a polpa rossa, note di arancia sanguinella, erbe aromatiche, piante officinali, spezie orientali e cenni minerali di grafite. Al palato ha una trama tannica fine, che veste un frutto ricco, complesso e di buona persistenza gustativa. Il finale è lungo e sapido, connotato da una piacevole freschezza minerale.