Michele Laluce
Vini che raccontano il territorio da una cantina artigianale del Vulture
I vini di Michele Laluce
Quella di Michele Laluce è una cantina d’eccellenza della Basilicata che si inserisce nel solco della tradizione del territorio del Vulture. Nata nel 1905 a Ginestra, in provincia di Potenza, la cantina è da sempre a conduzione familiare e nel 2001 è passata nelle mani di Michele Laluce, che, insieme alla figlia Maddalena, enologo, realizza vini dal taglio tradizionale e artigianale.
Il vigneto di Michele Laluce si estende per oltre 6 ettari ad un’altitudine di 400 metri sulle pendici del vecchio vulcano spento. I suoli sono di natura argillosa e calcarea, quindi ricchi di minerali. La qualità delle uve è favorita anche dall’esposizione a sud, dalla ventilazione costante ed una significativa escursione termica. Michele coltiva principalmente Aglianico e privilegia la qualità rispetto alla quantità, rispettando i principi dell’agricoltura biologica. Inoltre l’intera attività è gestita col minor impatto ambientale ed energetico, grazie anche all’impianto di pannelli solari. Dopo la vendemmia, le uve vengono trasportate in cantina, dove vengono vinificate in acciaio e affinate a lungo in botti di rovere.
Michele Laluce è un uomo di poche parole che lavora le sue vigne con cura e pazienza. Al posto di Michele parlano i suoi vini: schietti e genuini, di grande personalità, rispecchiano in modo impeccabile il territorio unico del Vulture.
Quella di Michele Laluce è una cantina d’eccellenza della Basilicata che si inserisce nel solco della tradizione del territorio del Vulture. Nata nel 1905 a Ginestra, in provincia di Potenza, la cantina è da sempre a conduzione familiare e nel 2001 è passata nelle mani di Michele Laluce, che, insieme alla figlia Maddalena, enologo, realizza vini dal taglio tradizionale e artigianale.
Il vigneto di Michele Laluce si estende per oltre 6 ettari ad un’altitudine di 400 metri sulle pendici del vecchio vulcano spento. I suoli sono di natura argillosa e calcarea, quindi ricchi di minerali. La qualità delle uve è favorita anche dall’esposizione a sud, dalla ventilazione costante ed una significativa escursione termica. Michele coltiva principalmente Aglianico e privilegia la qualità rispetto alla quantità, rispettando i principi dell’agricoltura biologica. Inoltre l’intera attività è gestita col minor impatto ambientale ed energetico, grazie anche all’impianto di pannelli solari. Dopo la vendemmia, le uve vengono trasportate in cantina, dove vengono vinificate in acciaio e affinate a lungo in botti di rovere.
Michele Laluce è un uomo di poche parole che lavora le sue vigne con cura e pazienza. Al posto di Michele parlano i suoi vini: schietti e genuini, di grande personalità, rispecchiano in modo impeccabile il territorio unico del Vulture.