Il carattere estremo del Carso ha modellato un paesaggio unico, a tratti così fantastico da costringerci a guardare rapiti da un senso di ammirazione e incredulità i vigneti che si stagliano in questo magnifico e imponente territorio. Imbattersi in Beniamino Zidarich, invece, ci spinge a guardare con ammirazione tutto quello che è riuscito a costruire: la sua cantina, la sua vigna, strappata letteralmente all’avara roccia carsica, e le sue bottiglie, perfetta rappresentazione di un territorio estremo come quello del Carso.
I tratti distintivi dei vini di Beniamino Zidarich descrivono il produttore stesso: l’estrema leggibilità del vitigno di partenza, il carattere del vino, evidente fin dal primo incontro, disegnano perfettamente il profilo del bravo vignaiolo di Prepotto meglio delle parole. Beniamino è stato in grado di costruire una grande cantina partendo dalla sincera comprensione del territorio e dei vitigni che qui vi dimorano da sempre. Una scelta quasi rivoluzionaria ancora oggi e che l’ha reso abile a consegnarci dei vini veri ed emozionanti. La vigna è il luogo di elezione di Beniamino; piccoli appezzamenti che portano nomi tradizionali ormai legati indissolubilmente ai suoi vini, come il Prulke, piantato con Sauvignon, Malvasia e Vitovska.
Beniamino Zidarich non concede niente alla chimica, infatti cerca di intervenire il meno possibile sull’equilibrio fisiologico della pianta, donandoci dei vini ancora più naturali e territoriali. Vini unici, incredibilmente sorprendenti: frutti unici ed espressivi di un territorio unico, straordinario.