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Al di là del fiume

Al di là del fiume non è solo un’innovativa cantina biodinamica che produce vini di grande carattere nel rispetto del territorio e dei cicli della natura ma anche, nelle intenzioni dei suoi fondatori Danila Mongardi e Gabriele Monti, “un organismo agricolo biodinamico multifunzionale con attività produttive, didattiche, ricreative, artistiche e terapeutiche atte al benessere dell’uomo e dell’ambiente”. Stiamo parlando di una cantina ad alta vocazione educativa e sociale che ha scommesso nella ricerca di un’armonia intrinseca nella natura tramite il rispetto dei principi biodinamici e dell’antroposofia.

Al di là del fiume è un progetto agricolo che comprende 27 ettari di terreno nel Parco regionale storico di Monte Sole a Marzabotto, nel bolognese, luogo di memoria della resistenza partigiana e centro di diffusione di una cultura di pace. Di questi 27 ettari solo 3 sono coltivati a vigneto, gli altri sono popolati da antiche varietà di alberi da frutto, cereali rari, piccoli orti ed erbe officinali. Il contesto naturalistico, che offre una ricca biodiversità, il microclima ideale e la presenza del fiume Reno fanno di queste terre una nicchia ecologica, mantenuta e coltivata senza uso della chimica e nel rispetto di un’agricoltura biodinamica definita da Danila e Gabriele come ‘agricoltura sociale’. In linea con questa vocazione etica, sociale ed ecologica, in cantina i processi produttivi sono il meno invasivi possibili: non vengono aggiunti né lieviti né solforosa in fase di vinificazione e ogni tipo di conservante o additivo enologico è bandito.

I vini di Al di là del fiume sono espressioni molto tradizionali, dotate di complessità e di un ampio potenziale evolutivo. Le intenzioni di Danila e Gabriele, aiutati dall’enologo Adriano Zago, sono quelle di produrre vini come si faceva una volta, come quelli che bevevano i loro nonni. Per questo si utilizzano solo vitigni coltivati tradizionalmente nel territorio, come l’Albana e la Barbera, e, accanto alle vinificazioni in acciaio, si operano anche vinificazioni in anfora con lunga macerazione sulle bucce. Le etichette sono disegnate da giovani artisti bolognesi e i nomi dei vini sono in dialetto perché, come dicono Danila e Gabriele, “solo partendo dalle nostre radici troveremo la forza per volare lontano”. 

Al di là del fiume non è solo un’innovativa cantina biodinamica che produce vini di grande carattere nel rispetto del territorio e dei cicli della natura ma anche, nelle intenzioni dei suoi fondatori Danila Mongardi e Gabriele Monti, “un organismo agricolo biodinamico multifunzionale con attività produttive, didattiche, ricreative, artistiche e terapeutiche atte al benessere dell’uomo e dell’ambiente”. Stiamo parlando di una cantina ad alta vocazione educativa e sociale che ha scommesso nella ricerca di un’armonia intrinseca nella natura tramite il rispetto dei principi biodinamici e dell’antroposofia.

Al di là del fiume è un progetto agricolo che comprende 27 ettari di terreno nel Parco regionale storico di Monte Sole a Marzabotto, nel bolognese, luogo di memoria della resistenza partigiana e centro di diffusione di una cultura di pace. Di questi 27 ettari solo 3 sono coltivati a vigneto, gli altri sono popolati da antiche varietà di alberi da frutto, cereali rari, piccoli orti ed erbe officinali. Il contesto naturalistico, che offre una ricca biodiversità, il microclima ideale e la presenza del fiume Reno fanno di queste terre una nicchia ecologica, mantenuta e coltivata senza uso della chimica e nel rispetto di un’agricoltura biodinamica definita da Danila e Gabriele come ‘agricoltura sociale’. In linea con questa vocazione etica, sociale ed ecologica, in cantina i processi produttivi sono il meno invasivi possibili: non vengono aggiunti né lieviti né solforosa in fase di vinificazione e ogni tipo di conservante o additivo enologico è bandito.

I vini di Al di là del fiume sono espressioni molto tradizionali, dotate di complessità e di un ampio potenziale evolutivo. Le intenzioni di Danila e Gabriele, aiutati dall’enologo Adriano Zago, sono quelle di produrre vini come si faceva una volta, come quelli che bevevano i loro nonni. Per questo si utilizzano solo vitigni coltivati tradizionalmente nel territorio, come l’Albana e la Barbera, e, accanto alle vinificazioni in acciaio, si operano anche vinificazioni in anfora con lunga macerazione sulle bucce. Le etichette sono disegnate da giovani artisti bolognesi e i nomi dei vini sono in dialetto perché, come dicono Danila e Gabriele, “solo partendo dalle nostre radici troveremo la forza per volare lontano”. 

Al di là del fiume
Fricandò in anfora Al di là del fiume 2022
Al di là del fiume
2022 | 75 cl / 13% | Emilia Romagna (Italia)
20,90 €18,80 
18,80 
Albana e Barbera come una volta: i vini tradizionali di un’innovativa cantina biodinamica