Gradizzolo
Sui Colli Bolognesi si trova l’agriturismo Gradizzolo, una piccola realtà agricola che si dedica alla produzione artigianale di vino e alla ristorazione secondo le autentiche tradizioni emiliane. La tenuta è situata precisamente all’interno del comune di Monteveglio, tra Bologna e Modena, luogo in cui fin dai primi anni del ‘900 la famiglia Ognibene è impegnata nella viticoltura. Oggi è Antonio Ognibene con il figlio Gianluca a prendersi cura della cantina e dei vigneti, mentre la moglie Marisa e la figlia Chiara sono impegnate nella realizzazione della tipica cucina bolognese. Antonio ha sempre vissuto tra le vigne e nel 1973 è subentrato al padre abbracciando fin da subito valori quali la sostenibilità e il rispetto della tradizione. Dopo una decina di anni ha iniziato a imbottigliare i suoi vini seguendo le usanze locali e concentrandosi quindi sui rifermentati in bottiglia, sebbene realizzi anche vini fermi e spumanti Metodo Classico. La tenuta agricola Gradizzolo dispone di 7 ettari di vigneti, alcuni centenari, impiantati con le varietà tradizionali Pignoletto, clone di Grechetto Gentile, Barbera, Negrettino e Alionza. Questi vitigni vengono allevati secondo i dettami della biodinamica su terreni argillosi e calcarei, situati a circa 260 metri di altitudine. Il medesimo approccio genuino è adottato in cantina, dove le fermentazioni occorrono spontaneamente grazie al solo intervento dei lieviti indigeni. Come contenitori vinari vengono impiegate vasche di acciaio inox, botti di legno o anfore di terracotta rivestite di cera d’api, contenitore che Antonio Ognibene adotta fin dagli anni ’90. L’utilizzo di additivi e coadiuvanti enologici è severamente escluso e le rifermentazioni si realizzano in maniera spontanea in bottiglia secondo il Metodo Ancestrale, che consiste nell’imbottigliare il liquido quando la prima fermentazione non è ancora conclusa, in modo che la trasformazione termini in bottiglia con gli zuccheri naturali del mosto. La conseguente sboccatura viene effettuata a mano. Le etichette della cantina Gradizzolo sono dotate di una forte impronta territoriale testimonianza di usanze ancestrali, nonché di una scorrevolezza e bevibilità sorprendenti che le rende perfette per la quotidianità. Per apprezzarli pienamente, i vini di Gradizzolo andrebbero abbinati con la tipica cucina bolognese, ancora meglio se nell’agriturismo di famiglia!
Sui Colli Bolognesi si trova l’agriturismo Gradizzolo, una piccola realtà agricola che si dedica alla produzione artigianale di vino e alla ristorazione secondo le autentiche tradizioni emiliane. La tenuta è situata precisamente all’interno del comune di Monteveglio, tra Bologna e Modena, luogo in cui fin dai primi anni del ‘900 la famiglia Ognibene è impegnata nella viticoltura. Oggi è Antonio Ognibene con il figlio Gianluca a prendersi cura della cantina e dei vigneti, mentre la moglie Marisa e la figlia Chiara sono impegnate nella realizzazione della tipica cucina bolognese. Antonio ha sempre vissuto tra le vigne e nel 1973 è subentrato al padre abbracciando fin da subito valori quali la sostenibilità e il rispetto della tradizione. Dopo una decina di anni ha iniziato a imbottigliare i suoi vini seguendo le usanze locali e concentrandosi quindi sui rifermentati in bottiglia, sebbene realizzi anche vini fermi e spumanti Metodo Classico. La tenuta agricola Gradizzolo dispone di 7 ettari di vigneti, alcuni centenari, impiantati con le varietà tradizionali Pignoletto, clone di Grechetto Gentile, Barbera, Negrettino e Alionza. Questi vitigni vengono allevati secondo i dettami della biodinamica su terreni argillosi e calcarei, situati a circa 260 metri di altitudine. Il medesimo approccio genuino è adottato in cantina, dove le fermentazioni occorrono spontaneamente grazie al solo intervento dei lieviti indigeni. Come contenitori vinari vengono impiegate vasche di acciaio inox, botti di legno o anfore di terracotta rivestite di cera d’api, contenitore che Antonio Ognibene adotta fin dagli anni ’90. L’utilizzo di additivi e coadiuvanti enologici è severamente escluso e le rifermentazioni si realizzano in maniera spontanea in bottiglia secondo il Metodo Ancestrale, che consiste nell’imbottigliare il liquido quando la prima fermentazione non è ancora conclusa, in modo che la trasformazione termini in bottiglia con gli zuccheri naturali del mosto. La conseguente sboccatura viene effettuata a mano. Le etichette della cantina Gradizzolo sono dotate di una forte impronta territoriale testimonianza di usanze ancestrali, nonché di una scorrevolezza e bevibilità sorprendenti che le rende perfette per la quotidianità. Per apprezzarli pienamente, i vini di Gradizzolo andrebbero abbinati con la tipica cucina bolognese, ancora meglio se nell’agriturismo di famiglia!
