Manaresi

Questa piccola e splendida realtà è condotto da Donatella Agostoni, che si occupa con amore della cantina, e dal marito Fabio Bottonelli, che invece cura il lavoro in vigna, seguendo attentamente i parametri dell’agricoltura a lotta integrata avanzata. Il nome della cantina è dedicato a Manaresi, noto incisore bolognese, nonché nonno di Donatella. Questa nuova realtà, la prima vendemmia è del 2009, ha puntato fin dal principio sul legame profondo che li lega al territorio, all’arte e alla cultura del posto.
La gestione agronomica e operativa è seguita in prima persona da Donatella e Fabio, e si caratterizza per la ricerca costante dell’equilibrio del vigneto, senza forzature né esasperazioni: una filosofia che si ritrova anche in cantina e si traduce nell’obbiettivo dichiarato di produrre vini eleganti e fini, decisi e ricchi di personalità, grazie soprattutto all’autoctono Pignoletto, qui espressione vera e incontaminata del terroir dei Colli Bolognesi.
Le vigne della cantina Manaresi sono immerse in un paesaggio naturale assolutamente spettacolare, in cui è facile imbattersi in lepri o caprioli. Qui il Pignoletto fa la parte del protagonista, con ben 25 ettari a disposizione su terrei calcarei, perfetti per la maturazione delle uve. Una cantina che ci ha piacevolmente sorpresi, grazie a vini davvero incredibili, perfetta rappresentazione di questo territorio troppo spesso dimenticato.

Questa piccola e splendida realtà è condotto da Donatella Agostoni, che si occupa con amore della cantina, e dal marito Fabio Bottonelli, che invece cura il lavoro in vigna, seguendo attentamente i parametri dell’agricoltura a lotta integrata avanzata. Il nome della cantina è dedicato a Manaresi, noto incisore bolognese, nonché nonno di Donatella. Questa nuova realtà, la prima vendemmia è del 2009, ha puntato fin dal principio sul legame profondo che li lega al territorio, all’arte e alla cultura del posto.
La gestione agronomica e operativa è seguita in prima persona da Donatella e Fabio, e si caratterizza per la ricerca costante dell’equilibrio del vigneto, senza forzature né esasperazioni: una filosofia che si ritrova anche in cantina e si traduce nell’obbiettivo dichiarato di produrre vini eleganti e fini, decisi e ricchi di personalità, grazie soprattutto all’autoctono Pignoletto, qui espressione vera e incontaminata del terroir dei Colli Bolognesi.
Le vigne della cantina Manaresi sono immerse in un paesaggio naturale assolutamente spettacolare, in cui è facile imbattersi in lepri o caprioli. Qui il Pignoletto fa la parte del protagonista, con ben 25 ettari a disposizione su terrei calcarei, perfetti per la maturazione delle uve. Una cantina che ci ha piacevolmente sorpresi, grazie a vini davvero incredibili, perfetta rappresentazione di questo territorio troppo spesso dimenticato.
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