La storia di Torraccia del Piantavigna risale agli anni ’50 del secolo scorso: quando Pierino Piantavigna scelse come dimora le colline di Ghemme, nel novarese, acquistando un piccolo vigneto sulla collina chiamata Torraccia per la presenza del castello seicentesco di Cavenago. Nel 1997 Alessandro Francoli, presidente dell’omonima distilleria e nipote di Pierino, inaugura una produzione di Nebbiolo, Ghemme e Gattinara di qualità, facendo di Torraccia una realtà produttiva moderna e vivace.
Oggi Torraccia del Piantavigna comprende circa 40 ettari vitati che si estendono in 6 diverse zone dei comuni di Ghemme, Gattinara e Barengo. Spiccano per prestigio i vigneti di Maretta e Pelizzane: terrazze alluvionali con suoli compositi popolati da ciottoli e argille, su cui sono radicate viti di circa 15 anni di età. In vigna si lavora con sensibilità ecologica e rispetto per l’ambiente e in cantina si cerca di conservare al meglio l’integrità e la freschezza del frutto.
Torraccia del Piantavigna ha voluto creare in questo modo una serie di vini moderni e allo stesso tempo tradizionali, con particolare attenzione alle etichette e alla forma delle bottiglie, che richiamano i recipienti di un tempo. Si tratta di grandiosi espressioni di Nebbiolo, tipiche delle colline novaresi e di un terroir antico e vocato: vini materici, espressivi, robusti e longevi.