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Consigliato da Callmewine

Stefano Occhetti

Il richiamo delle radici a Monteu Roero
Regione Piemonte (Italia)
Anno Fondazione 2019
Ettari vitati 3
Produzione annuale 12.000 bt
Indirizzo Stefano Occhetti, Frazione Occhetti, 64 - 12040 Monteu Roero (CN)

Stefano Occhetti è un giovane vignaiolo artigianale che rappresenta una delle più belle novità del Roero, territorio del Basso Piemonte situato appena a nord delle Langhe, da cui si differenzia per le colline più ripide e i suoli a maggiore percentuale di sabbia. Dopo aver lavorato per molti anni come ingegnere vivendo a Roma, Parigi e Stavanger, Stefano ha sentito il richiamo di casa, quella piccola cittadina di Monteu Roero dove i suoi nonni si sono da sempre dedicati alla viticoltura. Così, nel 2019 egli ha raccolto il testimone avviando il suo progetto vitivinicolo, spinto dalla voglia di tornare alle radici e cambiare la propria vita, iniziando a vinificare in un piccolo garage. La filosofia produttiva adottata si fonda sul lavoro in vigna e sull’artigianalità in cantina, presupposti che sono alla base della notevole aderenza territoriale dei vini di Stefano. La tenuta è inoltre dedita alla coltivazione di zafferano, attuata senza l’impiego di alcun erbicida, con i pistilli che vengono raccolti a mano ed essiccati a temperatura controllata.

La tenuta di Stefano Occhetti consta di appena 3 ettari di vigneti, dedicati alle due varietà a bacca nera più importanti del Roero: Nebbiolo e Barbera. Le piante sono situate tra i 260 e i 310 metri di altitudine e poggiano su terreni sabbiosi. La maggior parte del lavoro di Stefano è in vigna, il suo “ufficio all’aperto”, dove si comincia in inverno con la preparazione del suolo, finalizzata a consentire alle radici di espandersi, seguita dalle operazioni di potatura invernale. Le erbe infestanti vengono controllate tramite sfalci meccanici, escludendo quindi l’impiego di erbicidi dannosi, mentre la vendemmia è eseguita a mano con un’accurata selezione delle uve. Le fermentazioni occorrono spontaneamente e come contenitori vinari sono adottate vasche di acciaio, tini di cemento e botti di rovere francese, a seconda del vino in questione.

Che si tratti della scorrevolezza del Langhe Nebbiolo, della vivacità della Barbera d’Alba o della complessità del Roero ‘Sanche’, tutte le interpretazioni di Stefano Occhetti colpiscono per la loro spontaneità e piacevolezza.