Montecorneo

Montecorneo è una piccola cantina artigianale umbra situata in località Sant’Andrea d’Agliano, alle porte di Perugia, luogo in cui nel 2010 Maria Cristina Ceccucci e il marito Fausto Gallina avviarono ufficialmente il proprio progetto vitivinicolo assieme ai loro figli, riprendendo l’antica tradizione agricola della famiglia Gallina. Già tre anni prima la produttrice aveva iniziato una serie di ricerche sulla sua terra scoprendo che nell’antico catasto gregoriano la proprietà era segnata sotto il nome di Montecorneo. Il numero 570 rappresenta invece il civico che è ancora visibile fuori dalla casa. Come accennato, la tradizione vinicola, e in generale agricola, della famiglia Gallina è ben più datata, risalente almeno a cinque generazioni prima, ma è proprio tra il 2010 e il 2011 che la tenuta ha ripreso a vinificare a pieno regime dopo i rinnovamenti dei vigneti avvenuti nel 1999 e nel 2003. Sempre nel 2010 la cantina ha avviato anche l’attività ricettiva e, inoltre, la famiglia Gallina-Ceccucci si dedica alla produzione di olio, salumi e aceto.

I vigneti della cantina Montecorneo sono condotti interamente a regime biologico certificato e sono dedicati ai vitigni Montepulciano, Merlot, Grechetto e Pinot Grigio. Queste varietà vengono allevate su terreni caratterizzati da una presenza variabile di argilla, sabbia e calcare a seconda della parcella di riferimento. La vendemmia è eseguita a mano e il fondamento della filosofia enologica della famiglia Gallina-Ceccucci è quello di non seguire mai un protocollo prestabilito, bensì di assecondare di annata in annata l’espressione più autentica del territorio. Seguendo questa visione genuina, le fermentazioni occorrono in maniera del tutto spontanea e come contenitori vinari vengono adottate principalmente vasche di acciaio inox e tini di cemento, con alcuni vini che invece invecchiano in tonneau di rovere francese.

Hanno così origine le interpretazioni sincere e pure della cantina a conduzione famigliare Montecorneo, sia che si tratti del vivace rosato ‘Tilt’ sia del bianco macerato ‘Hambre’.