Regione | Lombardia (Italia) |
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Anno fondazione | 1998 |
Indirizzo | Via Ca' Bianca, 19, 23012 Castione Andevenno SO |
La cantina di Alfio Mozzi è una piccola realtà della Valtellina, che produce vini di grande tipicità territoriale. Il lavoro di Alfio è ispirato a una sincera passione e amore per la sua terra ed è condotto con un autentico spirito artigianale. Originario di Castione Andevenno, un piccolo borgo in provincia di Sondrio, situato a 470 metri d’altitudine, fin da piccolo ha vissuto in un contesto paesaggistico in cui la viticoltura è presente da secoli. Tuttavia la sua storia personale e professionale lo ha condotto ad occuparsi della vigna solo dopo aver svolto per una decina d’anni il lavoro di fabbro. Nel 1998, Alfio ha deciso di abbandonare l’officina e i ferri del mestiere, per dedicarsi completamente alla terra e con vero spirito da vigneron ha cominciato a occuparsi delle vigne di famiglia.
La sua tenuta si trova nel cuore della Valtellina, che insieme alla Franciacorta e all’Oltrepò Pavese, rappresenta una delle migliori eccellenze della viticoltura della Lombardia. Nonostante la latitudine alpina, la zona presenta delle particolarità geografiche e climatiche che la rendono molto adatta alla coltivazione della vite. A differenza della maggior parte delle vallate alpine, che tagliano il territorio montagnoso da nord a sud, scendendo verso le zone pianeggianti, la Valtellina presenta un insolito orientamento sull’asse ovest-est. Questa particolarità permette di avere il versante nord della valle perfettamente esposto a mezzogiorno, con una luminosità e un’insolazione ottimale, indispensabile per una buona maturazione delle uve.
Il clima è caratterizzato da notevoli escursioni termiche tra le calde temperature diurne e le notti fredde. La ventilazione è assicurata, sia dalle miti brezze del lago di Como che risalgono la valle, sia dai venti freschi che scendono dalle vette alpine. I terreni sono poveri e pietrosi, molto adatti per una viticoltura basata su basse rese naturali. Le vigne sono coltivate su terrazzamenti sostenuti da muretti a secco, che costringono a una coltivazione manuale, faticosa e non meccanizzabile. In questo straordinario contesto, Alfio Mozzi ha cominciato la sua avventura accorpando alcune parcelle al nucleo delle vigne di famiglia e ingrandendo progressivamente la sua tenuta. Tra i filari coltiva il Nebbiolo, chiamato in questa zona Chiavennasca, il vitigno che meglio si è adattato a questo habitat alpino, fresco e soleggiato. Il lavoro in cantina si svolge in modo molto semplice, con l’obiettivo di creare vini schietti e capaci di raccontare il terroir.