Grifalco della Lucania

Fabrizio Piccin e Cecilia Naldoni, viticoltori toscani di Nobile di Montepulciano, ad un certo punto della loro vita decidono di produrre vini in Basilicata. Così inizia la loro avventura di avvicinamento a questa regione nel 1993, e nel 2003 vede la luce la loro prima etichetta.
Un coinvolgimento totale quello di questa famiglia, che riguarda anche la seconda generazione: anche il figlio Lorenzo, infatti, sta studiando alla Scuola Enologica di Alba per entrare presto in azienda. L’azienda si divide in due corpi principali. Sei ettari sono a Pian di Camera e circondano la cantina. Altri sette sono invece a Maschito e l’ultimo è a Ginestra. Si tratta di vigneti a conduzione biologica certificata, tutti a spalliera, ad un’altitudine che varia dai 300 metri di Venosa ai 500 degli altri due piccoli paeselli.
«L’avventura in Basilicata, dopo tanti anni in Toscana, si fa sempre più affascinante; qui il terreno e l’uva ci entusiasmano ogni giorno che passa sempre più con il loro fortissimo carattere».
Con queste parole Fabrizio descrive la sua storia in Basilicata, fatto di successi e di tante soddisfazioni, grazie ad un terroir che è perfetto per la maturazione dell’Aglianico, l’unica uva coltivata qui a Grifalco. Il risultato sono dei vini eleganti e potenti , assolutamente rappresentativi di questa terra suggestiva e intrigante .

Fabrizio Piccin e Cecilia Naldoni, viticoltori toscani di Nobile di Montepulciano, ad un certo punto della loro vita decidono di produrre vini in Basilicata. Così inizia la loro avventura di avvicinamento a questa regione nel 1993, e nel 2003 vede la luce la loro prima etichetta.
Un coinvolgimento totale quello di questa famiglia, che riguarda anche la seconda generazione: anche il figlio Lorenzo, infatti, sta studiando alla Scuola Enologica di Alba per entrare presto in azienda. L’azienda si divide in due corpi principali. Sei ettari sono a Pian di Camera e circondano la cantina. Altri sette sono invece a Maschito e l’ultimo è a Ginestra. Si tratta di vigneti a conduzione biologica certificata, tutti a spalliera, ad un’altitudine che varia dai 300 metri di Venosa ai 500 degli altri due piccoli paeselli.
«L’avventura in Basilicata, dopo tanti anni in Toscana, si fa sempre più affascinante; qui il terreno e l’uva ci entusiasmano ogni giorno che passa sempre più con il loro fortissimo carattere».
Con queste parole Fabrizio descrive la sua storia in Basilicata, fatto di successi e di tante soddisfazioni, grazie ad un terroir che è perfetto per la maturazione dell’Aglianico, l’unica uva coltivata qui a Grifalco. Il risultato sono dei vini eleganti e potenti , assolutamente rappresentativi di questa terra suggestiva e intrigante .
"La scommessa fatta anni fa da Fabrizio Piccin e Cecila Naldoni è stata vinta da Lorenzo e Andrea, che portano avanti la loro idea di Aglianico del Vulture autentico e sfaccettato"
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