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Feudo d'Ugni

Cristina Galasso e il feudo 'di ognuno' ai piedi della Majella
Regione Abruzzo (Italia)
Anno Fondazione 2001
Ettari vitati 2
Indirizzo Contrada Macchie - 65020, San Valentino in Abruzzo Citeriore (PE)
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Feudo d’Ugni è una minuscola realtà vitivinicola abruzzese animata dallo spirito femminile di Cristiana Galasso. Qui, ai piedi dell’imponente Majella, il secondo più alto massiccio montuoso degli Appennini, ha luogo nel 2001 l’inconsapevole e affettivo ritorno alla terra di Cristiana. Occhi azzurri, gote arrossate, sguardo genuino, studi appassionati all’Accademia delle Belle Arti dell’Aquila e oggi vignaiola autarchica e autonoma in Abruzzo. Timida e riservata, abbassa gli occhi quando parla, ma è di buon cuore. Cristiana Galasso vive e interpreta il mestiere del vignaiolo, non sotto le luci dei riflettori, ma strettamente a contatto con la terra.

Oggi per Cristiana fare vino a Feudo d’Ugni significa mantenere vivo nel presente il mestiere cominciato (e purtroppo mai concluso) dal padre, in un piccolo appezzamento di terreno nella collina che circonda San Valentino in Abruzzo Citeriore. Con il suo gesto manuale, scandito dalla quotidianità del sole e della pioggia, mantiene vivo, concretizzandolo in ogni momento, un ricordo astratto, passato. Viene dal mondo dell'arte e della grafica, ma il richiamo della terra si fa sentire e la necessità di rispondere positivamente è più forte di ogni altra possibile strada. Lei è una vignaiola artista e in quanto tale coltiva artisticamente, ai piedi dell’Appennino, varietà come Malvasia, Grüner Veltiner, Riesling e Gewürztraminer, tutte mischiate in vigna, come si faceva una volta, in un mix di eterogenea convivialità, con trattamenti minimi e indispensabili solo con rame e zolfo. Quando tutti hanno una grande ansia di valorizzare i vitigni autoctoni, lei osa con assemblaggi insoliti e inusuali per l'Abruzzo, vinificandoli in bianco con macerazione sulle bucce. Parallelamente lascia spazio alle uve tipiche del territorio quali Montepulciano e Trebbiano che vinifica in purezza, prediligendo la vasca di cemento al freddo e insipido serbatoio di acciaio. Il suo Montepulciano nasce dalle sue migliori vigne e gioca su matericità terrosa, sul sentimento mediterraneo, sulla territorialità propria solo dell'Abruzzo, in grado di coniugare l'aria degli Appennini, con le brezze marine. I suoi vini sono concentrati vivi di sanguinea e viscerale territorialità, I profumi sono mediterranei e terrosi, con un anima intensa e viscerale, capaci di abbracciare le pareti della pancia e vibrare fino al cuore.

 

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