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Klet Brda

La storia e la tradizione della Goriška Brda
Regione Brda (Slovenia)
Anno Fondazione 1957
Indirizzo Zadružna cesta 9, 5212 Dobrovo v Brdih, Slovenia
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Klet Brda è la più importante realtà della regione slovena della Goriška Brda, prolungamento oltre confine del Collio goriziano. Si tratta di una cooperativa fondata nel 1957, ancora oggi gestita dai viticoltori locali, che conferiscono le uve dei loro vigneti alla cantina. Nonostante il successivo sviluppo di molte tenute private, Klet Brda ha continuato a rappresentare un punto di riferimento imprescindibile per il territorio e produce una gamma di eccellenti etichette realizzate con i vitigni storicamente presenti in queste terre. Le origini della viticoltura in quest’area sono antichissime. Le prime testimonianze della domesticazione della vitis vinifera risalgono al III secolo a.C. anche se la sua coltivazione si è diffusa soprattutto dopo la colonizzazione romana. La storia moderna della viticoltura della Goriška Brda, inizia dopo la crisi della fillossera, che distrusse quasi completamente il vigneto europeo. Alla fine dell’Ottocento si cominciarono a piantare i nuovi impianti a spalliere su portainnesto americano.

La regione gode di condizioni pedoclimatiche ideali per la vite. Si trova, infatti, in una magnifica area collinare compresa tra i primi rilievi delle Prealpi e il mare Adriatico. Il clima è mite e quasi mediterraneo, sempre ventilato grazie alle brezze del mare e alla bora che soffia da nord-est. I terreni sono di antica origine marina e sono composti da stratificazioni di arenarie e marne calcaree, friabili e molto ricche di sostanze minerali. Suoli poveri di sostanza organica e molto drenanti, adatti a una viticoltura di alta qualità basata su basse rese naturali. I vigneti si trovano all’interno di un contesto ambientale incontaminato e ricco di biodiversità, con ampie zone boschive. Le vigne sono coltivate solo nelle migliori esposizioni collinari, a un’altitudine compresa tra i 200 e i 350 metri sul livello del mare, spesso su rilievi ripidi o terrazzamenti che richiedono faticose lavorazioni manuali.

I viticoltori della cooperativa coltivano le loro vigne secondo i principi di un’agricoltura sostenibile, nel pieno rispetto dell’ambiente e con estrema cura. Assecondando le più antiche consuetudini locali, il 27% dei vigneti sono coltivati con la Rebula o Ribolla Gialla, il vitigno a bacca bianca da secoli simbolo del territorio. Tra i filari trovano spazio le varietà autoctone Picolit e Verduzzo, oltre alle uve internazionali Sauvignonasse, Merlot, Chardonnay, Pinot Grigio, Sauvignon Blanc, Cabernet Sauvignon, Cabernet Franc, Pinot Bianco, Pinot Nero e Syrah. I vini rispecchiamo perfettamente il territorio, esprimendo freschezza, sapidità e mineralità.

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