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Palazzo di Varignana

Una storica produzione agricola di grande qualità a chilometro zero
Regione Emilia Romagna (Italia)
Anno Fondazione 2013
Ettari vitati 120
Indirizzo Via Ca' Masino, 611 - 40024 Castel San Pietro Terme (BO)
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Palazzo di Varignana si trova nel territorio comunale di Castel San Pietro Terme, nella splendida zona collinare preappenninica tra Bologna e Imola. Si tratta di una meravigliosa realtà, che unisce arte, cultura e una produzione agricola d’eccellenza, nata dal desiderio di riportare all’antico splendore una storica tenuta bolognese. Il progetto ha visto la luce nel 2013, con il restauro e il recupero del settecentesco Palazzo Bargellini-Bentivoglio, vero cuore della proprietà, degli edifici, dei casali rurali e dei terreni agricoli del podere. Un’operazione che ha dato vita a un vero gioiello, che oggi rappresenta un punto di riferimento per il turismo, l’enogastronomia e la produzione di prodotti tipici del territorio come vino e olio, ma anche confetture e succhi di frutta, tè, cioccolato, miele e zafferano.

I primi rilievi collinari dell’Appennino tosco-emiliano sono da secoli dimora della vite e dell’ulivo, che grazie a un’attenta opera di riqualificazione e sistemazione dei terreni della tenuta, hanno ritrovato il loro habitat naturale. Il clima mite e sempre ben ventilato, è perfetto per queste due antiche piante della cultura mediterranea, che si esprimono su livelli eccellenti. In queste terre, la coltivazione dell’olivo era già presente in epoca romana e nell’Ottocento l’olio di Varignana era famoso e rinomato per la sua qualità. Oggi il filo di questa storica tradizione è stato finalmente riannodato e Palazzo di Varignana è tornato al suo antico splendore.

La tenuta che circonda il Palazzo Bargellini-Bentivoglio si estende su 120 ettari, in gran parte dedicati a vigne e oliveti. La costruzione di un nuovo frantoio ha permesso di seguire tutti i processi di produzione, dalla raccolta delle olive, alla molitura immediata, fino all’imbottigliamento, in modo diretto e accurato, a garanzia di una filiera a chilometro zero. Recuperando le tradizioni del territorio, negli oliveti trovano spazio antiche cultivar locali, come Ghiacciola, Nostrana di Brisighella, Correggiolo, Leccio del Corno, Maurino Selezione Vittoria, Verzola e le più comuni Leccino e Pendolino. A parte qualche etichetta di blend, quasi tutte le varietà sono proposte in versioni monocultivar, che permettono di apprezzare le caratteristiche particolari di ogni qualità di oliva.

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