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Paternoster

Vini eleganti e territoriali dalla cantina simbolo del rinascimento vinicolo in Basilicata
Regione Basilicata (Italia)
Anno Fondazione 1925
Ettari vitati 20
Produzione annuale 150.000 bt
Indirizzo Contrada Valle del Titolo - 85022 Barile (PZ)
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Anselmo Paternoster, cavaliere di Vittorio Veneto classe 1898, è stato un pioniere della vitivinicoltura italiana, oltre che grande appassionato di Aglianico, l’uva simbolo delle sue terre d’origine. Nel 1925 fonda in quel di Barile la cantina che porta il nome di famiglia, avviando una attività contraddistinta dal profondo amore per questo territorio incontaminato. Sarà il figlio Giuseppe ad imprimere la forma del successo all’azienda, partendo dal diploma di laurea in enologia conseguito presso la Scuola di Conegliano e che, con tutta probabilità, figura come il primo di tutta la Basilicata. L’innovazione in cantina passa attraverso l’utilizzo per la prima volta delle barrique e i nuovi metodi di vinificazione fruttano premi e riconoscimenti, oltre che una visibilità sorprendente quanto meritata su tutto il territorio del Vulture. Appassionato collaboratore di riviste di settore, Pino emergerà come figura chiave nelle discussioni che porteranno alla creazione della DOC dedicata all’Aglianico, nel corso degli anni Settanta. Dal 2016 l’insegna è entrata a far parte del gruppo Tommasi, potendo così contare sul consolidamento della propria distribuzione a livello internazionale.

Paternoster è oggi una realtà condotta dalla terza generazione familiare e si estende su una superficie complessiva di 20 ettari, frazionati in tante piccole parcelle dislocate nelle diverse contrade del comune di Barile. I vigneti sono condotti in regime di agricoltura biologica certificata e si arrampicano lungo i pendii del Vulture fino alla quota di oltre 640 metri sul livello del mare: alcuni appezzamenti rappresentano i cru più vocati all’allevamento dell’Aglianico, come Rotondo, Macarico, Pian di Carro e Gelosia, con viti che superano i 50 anni di età. La collaborazione con valenti vignaioli della zona permette anche il reperimento di uve Falanghina. I suoli hanno una antica origine vulcanica, ricchi di minerali e molto variegati nella loro complessa struttura: accomunati da una altissima acidità, sono capaci di offrire espressioni differenti nel giro di brevi distanze.

La cantina Paternoster realizza diverse etichette dedicate all’Aglianico, procedendo attraverso vinificazioni separate per le diverse zone di provenienza delle uve. Dopo le vendemmie manuali si prosegue con fermentazioni in tini d’acciaio, con macerazioni che si prolungano per un paio di settimane, mentre gli affinamenti sono affidati alle vasche di cemento o alle botti di legno, grandi di Slavonia o barrique di rovere francese.

 

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