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Le Vieux Joseph

La passione e l'identità artigianale valdostana di Ilaria Bavastro tra vecchie viti e varietà autoctone
Regione Valle d'Aosta (Italia)
Anno Fondazione 2009
Ettari vitati 2
Produzione annuale 4.500 bt
Indirizzo Via Parigi, 170 - Aosta (AO)
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Le Vieux Joseph è una piccola cantina artigianale incastonata tra le rocce montane della Val d’Aosta, che comprende un totale di circa 2 ettari di vigneto, sparso in diverse micro-parcelle situate intorno alla frazione Chetoz, compresa nel comune di Quart. Ilaria Bavastro è la fondatrice e unica lavoratrice di questa piccola realtà artigiana, che identifica il suo terroir qui, sulla riva sinistra della Dora Baltea, dove i suoi piccoli frammenti di vigna poggiano su suoli di origine morenica, glaciale e alluvionale. I vigneti aziendali sono allevati interamente ad alberello, e sono posti su terrazzamenti talmente scoscesi da non essere meccanizzabili, ma lavorabili unicamente a mano.

La cantina Vieux Joseph nasce del 2009, dopo che Ilaria affina la sua ars agricola attraverso esperienze in Piemonte e Svizzera per poi tornare in Valle d’Aosta, a Quart, dove sono radicate le sue origini. Decisa a valorizzare la tradizione vinicola della sua regione, Ilaria decide di vinificare i suoi grappoli attingendo a piene mani dalla tradizione artigianale, rispettosa dell’ambiente circostante. Le varietà che alleva con dedizione sono principalmente uve autoctone valdostane come Cornalin, Vien de Nus, Petit Rouge e Fumin, alcune custodite da vecchie viti centenarie che non producono molti grappoli, ma racchiudono in essi una grande ricchezza sensoriale.

Anche in cantina da Le Vieux Joseph ogni lavorazione è svolta senza l’utilizzo di sostanze chimiche di sintesi, con vinificazioni semplici e rispettose che non forzano i tempi di evoluzione dei vini e che non cedono alle tentazioni di facili scorciatoie attraverso prodotti enologici. Unica eccezione per lievissime e omeopatiche dosi di solforosa all’imbottigliamento, i quali parametri rimangono comunque molto al di sotto dei livelli medi regionali. I due rossi in proposta si basano unicamente su uvaggi provenienti da specifici vigneti, come il “Mariadzo”, a base di Cornalin, Vien de Nus e Pinot Noir provenienti da Chetoz che sprigiona una espressività terrosa e alpina, o come il “Clos de Cartesan”da Moriondo e Daudry, a base di Petit Rouge, Cornalin, Fumin, Nebbiolo, Barbera e Ciliegiolo. Vini diretti e senza fronzoli, dalla potente espressività territoriale.

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