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Tanca Nica

Mar Mediterraneo, sole africano e vento di Pantelleria racchiusi nelle rarità firmate Francesco Ferreri
Regione Sicilia (Italia)
Ettari vitati 3
Produzione annuale 3.000 bt
Indirizzo Via San Vito, 50/2 - 91017 Pantelleria (TP)
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Il vento accarezza i grappoli, il sole cocente li bacia e il mare li rinfresca. Non è l’inizio di una favola, ma l’introduzione ad uno dei territori più affascinanti di tutta la nostra penisola, l’Isola di Pantelleria. Proprio in questo paradiso mediterraneo di origine vulcanica, sospeso tra l’Africa e la Sicilia, in cui tutto è rimasto selvaggio e incontaminato, nasce il sogno di Francesco e Nicoletta sotto il nome di Tanca Nica. Una piccola realtà di 3 ettari, diretta dai due ragazzi, e inaugurata dopo gli studi effettuati da Francesco a Conegliano, San Michele e il lungo percorso tra Italia, Ungheria, Francia e Nuova Zelanda per apprendere tutti i segreti enologici. Prendono vita in questa piccolo fazzoletto di terra incantevoli e magiche espressioni di Pantelleria, perle rare (visto il bassissimo numero di esemplari prodotti) che profumano di mare, sole e vento. Tanca Nica, in dialetto pantesco, è il nome di un appezzamento collinare organizzato a terrazze; infatti sull’isola i terreni prendono il nome dalla loro conformazione ed estensione. Qui Francesco Ferreri lavora la terra e le sue antiche vigne (la più vecchia risale al 1933), ripercorrendo e portando avanti le antiche tradizioni locali del nonno Giueppe e gli insegnamenti del padre Vito.

Le varietà coltivate da Tanca Nica sono quelle appartenenti alla lunga storia enologica di Pantelleria. Primo fra tutti lo Zibibbo, noto anche Moscato d’Alessandria, che fiorisce da piccoli alberelli panteschi che abbracciano i preziosi grappoli per proteggerli dai venti incessanti dell’Isola. Poi il Pignatello, chiamato dai contadini panteschi Nivuro Nostrale, è un’uva a bacca rossa che resiste ancora in pochi alberelli antichi e che negli anni ha lasciato gradualmente il posto agli internazionali Syrah e Cabernet. Infine l’uva Catarratto che si è ambientata perfettamente nell’isola e cresce rigogliosa accarezzata dai venti di scirocco e maestrale. Le tre uve nascono da viti radicate sui terreni vulcanici e sabbiosi, rivolti verso il mare, dislocate fino a 480 metri di altitudine. Tutto è lasciato crescere con naturalezza e spontaneità, rafforzando il triangolo terra-vigna-uomo. Non si usano additivi chimici, né tanto meno erbicidi, insetticidi e scorciatoie enologiche, così da salvaguardare al massimo la spontaneità della terra e del frutto. Anche in cantina il credo è lo stesso: fermentazione spontanee con lieviti indigeni senza chiarifiche e filtrazioni. Vini liberi e puri, prodotti senza aggiunta di solfiti o ridotta al minino di 30 mg/l totale. I travasi e gli imbottigliamenti vengono fatti per caduta, secondo le fasi lunari e la tipologia di vento che soffia (ad esempio con il Levante, carico di umidità, le uve non vengono neanche raccolte).

La linea Tanca Nica propone straordinari passiti dalla sferzante freschezza. Il primo, più leggero e solare, che deriva da uve Zibibbo che maturano con il primo sole mattutino, è nominato appunto “Alba”, l’altro, più caldo e potente, che nasce dalla viti che assorbono le ultime ore del sole, è noto quindi come “Tramonto”, e infine la Riserva che deriva da vecchi viti affinate secondo il metodo perpetuo. Inoltre viene prodotto anche un rosso a base di Nivuro Nostrale, diretto e schietto, un vibrante concentrato di sale e macchia mediterranea. Meritano un assaggio anche il rosato, il Catarratto e il rifermentato in bottiglia. Tutti semplicemente unici: la poesia della terra di Pantelleria!