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Lomellina di Gavi

Dall’aristocrazia genovese all’introduzione del Cortese nel territorio di Gavi
Regione Piemonte (Italia)
Anno Fondazione 1816
Ettari vitati 16
Indirizzo La Lomellina di Gavi - Marchese Raggio, Località Lomellina, 31 - 15066 Gavi (AL)
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La tenuta piemontese Lomellina di Gavi può vantare una tradizione vitivinicola di oltre 200 anni, iniziata precisamente nel 1816 nel territorio di Gavi, in provincia di Alessandria. Le origini della struttura dove oggi ha sede la cantina sono tuttavia ben più antiche, risalenti all’incirca al XVII secolo, quando l’aristocratico genovese Giacomo Lomellini edificò nelle belle campagne del Basso Piemonte la propria tenuta di campagna, che prese il nome di “La Lomellina”. Dopo aver ampliato la proprietà del podere, Marco Lomellini, discendente di Giacomo, avviò nel 1816 l’attività vitivinicola. Nei decenni che seguirono la tenuta cambiò diversi proprietari, dapprima il Duca di Gallera Raffaele De Ferrari nel 1844 e quindi il Conte Edilio Raggio alla fine del XIX secolo. Fu proprio la famiglia Raggio ad ampliare e ammodernare la produzione della cantina, incentrando inoltre la produzione sul vitigno Cortese, un’intuizione lungimirante. Nei primi anni 2000 Emanuela Croce Raggio intraprese un’importante opera di rinnovamento dei vigneti, di ristrutturazione dei locali di vinificazione e di restauro della villa, della chiesa e dei giardini della proprietà. Oltre alla cantina storica, da cui nasce il marchio Marchese Raggio, la realtà produttiva Lomellina di Gavi realizza vini da appezzamenti situati nelle Langhe e nel Tortonese sotto il marchio Marchese D’Azeglio, celebrando così il legame di discendenza tra la famiglia Raggio e il grande statista e scrittore Massimo D’Azeglio.

Soffermandoci sulla tenuta storica, Lomellina di Gavi dispone di 16 ettari di vigneti in un corpo unico, condotti seguendo i principi dell’agricoltura biologica, senza l’impiego di pesticidi e diserbanti chimici. Il vitigno locale Cortese è allevato su terre bianche ricche di sabbia e, una volta raggiunto lo stadio di maturazione ideale, le uve vengono raccolte a mano in cassette e attentamente selezionate. Successivamente i grappoli subiscono una pressatura soffice, seguita dalla fermentazione alcolica del mosto in vasche di acciaio inox a temperatura controllata. Anche la conseguente fase di maturazione ha luogo sempre in acciaio e si svolge sui lieviti a bassa temperatura fino all’imbottigliamento finale.

La produzione della cantina Lomellina di Gavi abbraccia quindi le eccellenze enoiche del Basso Piemonte, che si tratti del Gavi del Comune di Gavi Marchese Raggio, etichetta storica della tenuta, oppure del Barolo e del Derthona Marchese D’Azeglio, prodotti rispettivamente dal Nebbiolo delle Langhe e dal Timorasso dei Colli Tortonesi.