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Tenuta Migliavacca

I padri della biodinamica italiana
Regione Piemonte (Italia)
Anno Fondazione 1921
Ettari vitati 11
Produzione annuale 20.000 bt
Indirizzo Brezza Francesco, Tenuta Migliavacca, Cascina Migliavacca, 31 - 15020 San Giorgio Monferrato (AL)
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Comincia nel Casalese del 1921 la storia di Migliavacca, con l’acquisto della villa signorile al centro della tenuta da parte di Enrico Brezza. La svolta avvenne nel 1964, quando il nipotino Luigi ampliò la superficie vitata e si convertì, primo viticoltore in Italia, all’agricoltura biodinamica e ai principi dettati da Rudolph Steiner. L'agricoltura come un ciclo, non solo stagionale, ma anche ambientale: l’obbiettivo di creare un sistema a ciclo chiuso, dove si produce ciò che si consuma e si utilizza il frutto del proprio lavoro per generare nuova vita. La simbiosi tra agricoltura e allevamento affinché piante e animali si nutrano l’un l’altro, il tutto mediato dalle sapienti mani di un “agricoltore custode”. Luigi e suo figlio Francesco, l’attuale Brezza alla guida della tenuta, sono antesignani del movimento artigianale, esploso decadi dopo e sono considerati veri e propri maestri da molti artigiani del vino. A testimoniare la pionieristica visione dei Brezza, la cantina ha conseguito la certificazione Demeter addirittura negli anni Settanta e sono storici membri della selezione Triple A. 

Dei 50 ettari di proprietà, solo 13 sono vitati. La restante parte è adibita alla coltivazione di cereali, erba media e al pascolo: una trentina di mucche vivono serenamente e forniscono il letame utilizzato per fertilizzare i campi. La cascina è collocata nel Basso Monferrato, vicino alla storica città di Casale. I filari si trovano su terreni a prevalenza di argilla calcarea, tratto distintivo di quest’area di produzione e, grazie a ciò, i vini prodotti da Tenuta Migliavacca presentano grande ricchezza di colore, complessità e corpo.  

Il principio di autosufficienza è presente anche nella lavorazione del vino: la fermentazione avviene spontaneamente in legno con lieviti indigeni e con minime aggiunte di solforosa, senza alcun processo di chiarificazione o filtrazione. Insomma, la filosofia è lasciare al vino un ampio grado di libertà per ricercare l’essenza del matrimonio tra uva e territorio. Migliavacca produce solo vini dalle varietà autoctone della zona: Barbera, Grignolino e anche un po’ di Freisa. Vini tutti identitari, ruspanti ma di grande eleganza, potenza e intensità. Un gusto artigiano che si riconosce subito.

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