Origine e storia dell'Amarone della Valpolicella
L'Amarone della Valpolicella ha una storia affascinante, che affonda le radici in un errore di vinificazione avvenuto nel 1936. Si narra che l’Amarone sia nato per caso, quando un fusto di
Recioto, un dolce passito tradizionale, sfuggì all'interruzione della fermentazione, trasformando tutto il residuo zuccherino in alcol. Il risultato fu un vino "amaro", anziché dolce come previsto, che conquistò subito l'attenzione. Il suo nome venne coniato da
Adelino Lucchese, enologo della Cantina Sociale della
Valpolicella, che assaggiò per la prima volta il vino e dichiarò: “questo non è un Amaro, è un Amarone”.
La nascita e diffusione dell’Amarone
L'Amarone, inizialmente venduto in piccole quantità dal 1938, si è rapidamente imposto come uno dei vini rossi italiani più prestigiosi. La sua fama è cresciuta esponenzialmente, tanto da diventare simbolo della Valpolicella e della qualità vinicola italiana e nel mondo. Nel 1968 l'Amarone ottenne il riconoscimento della DOC Valpolicella, e nel 2010 divenne una DOCG, garantendo standard qualitativi elevatissimi.
Vino Amarone: provenienza e zona di produzione
L’Amarone della Valpolicella proviene esclusivamente da un’area ristretta della
Valpolicella, una regione vitivinicola situata in provincia di Verona, Veneto. L’area di produzione include 19 comuni, tra cui i più noti:
- Negrar: zona storica con vigneti terrazzati, produce Amaroni eleganti e complessi.
- Fumane: Colline ricche di minerali, vini freschi e aromatici.
- Marano: Territorio autentico, Amarone intenso e profondo.
In particolare, la zona storica di produzione dell'Amarone è quella del Valpolicella Classico, che comprende i comuni di Negrar, Marano, Fumane, Sant'Ambrogio e San Pietro in Cariano.
Vino Amarone: caratteristiche
L’Amarone è un
vino rosso veneto noto per la sua
grande struttura e intensità. Le sue caratteristiche principali includono:
- Colore: Rosso rubino intenso con riflessi violacei.
- Aromi: Complesso bouquet che spazia dalla frutta matura (ciliegie e prugne) a spezie, cioccolato e tabacco.
- Gusto: corposo e caldo, materico e molto intenso, con una lunga persistenza al palato e un perfetto equilibrio tra acido, tannini e alcol.
Che sapore ha il vino Amarone?
Il sapore dell'Amarone è deciso, intenso e profondo. Con un perfetto bilanciamento tra acidità e tannini, il vino offre una gamma complessa di
aromi fruttati, che spaziano dalle
ciliegie scure alle
prugne mature, e note di
spezie,
cioccolato e
tabacco. La sua
robustezza lo rende ideale per chi cerca un vino corposo, mentre il suo profilo vellutato e l'alto contenuto alcolico gli conferiscono una sensazione di calore e avvolgenza.
Che uva si usa per Amarone?
L’Amarone della Valpolicella è un
vino rosso strutturato e complesso, prodotto da uve locali tipiche della Valpolicella. Tra i principali vitigni utilizzati per la produzione del migliore Amarone troviamo:
- Corvina Veronese (45%-95%): Responsabile della freschezza e acidità.
- Rondinella (5%-30%): Conferisce corpo e colore.
- Corvinone (fino al 50%): Aggiunge struttura e intensità al vino.
- Molinara (fino al 10%): Talvolta utilizzata per il suo contributo di leggerezza.
La combinazione di queste uve garantisce un vino ricco e complesso, con una profonda struttura che lo rende ideale per l'invecchiamento.
Come viene fatto l'Amarone della Valpolicella?
La produzione dell'Amarone segue un processo tradizionale e laborioso che inizia con la
raccolta e appassimento delle uve. I passaggi principali includono:
- Appassimento: Le uve vengono lasciate appassire in appositi locali ventilati chiamati fruttai, per concentrarsi di zuccheri.
- Fermentazione: Dopo l’appassimento, le uve vengono fermentate, e parte degli zuccheri si trasformano in alcol, creando il tipico sapore robusto dell'Amarone.
- Invecchiamento: Il vino matura in botti di legno, il che gli permette di sviluppare una maggiore complessità e una finezza che lo rende perfetto per l'invecchiamento.
Come si beve il vino Amarone?
Per apprezzare pienamente l’Amarone, segui questi semplici consigli:
- Apri la bottiglia in anticipo per permettere al vino di respirare.
- Decantalo almeno 2 ore prima di servirlo, così da favorire l'ossigenazione e far emergere tutti i suoi aromi.
- Servilo alla temperatura ideale di 18-20°C per esaltare al meglio le sue caratteristiche organolettiche.
- Usa un bicchiere ampio, preferibilmente un baloon, per consentire una migliore ossigenazione e una piena espressione dei suoi profumi complessi.
Come si riconosce un buon Amarone?
Riconoscere un buon
Amarone della Valpolicella va oltre il semplice giudizio del
gusto e dell'
olfatto. Ci sono diverse caratteristiche che lo distinguono, che vanno osservate e analizzate. Ecco alcuni aspetti da tenere in considerazione:
- Il colore intenso e profondo: Un buon Amarone si presenta con un colore rosso rubino intenso, talvolta con riflessi granato che si intensificano con l'invecchiamento.
- Le lacrime nel bicchiere: Quando versi un Amarone di alta qualità nel bicchiere, dovresti notare delle gocce lente che si formano lungo le pareti del bicchiere, note come "lacrime" o "arco". Questo indica una ricchezza alcolica e glicerica, tipica di un vino ben strutturato.
- Corpo robusto e lunga persistenza: Due caratteristiche essenziali che determinano l’aspetto gustativo del vino. Il miglior Amarone si distingue per una struttura piena e corposa, accompagnata da una persistenza gusto-olfattiva che rimane a lungo dopo ogni sorso.
- Grande capacità evolutiva con il tempo: Un Amarone di alta qualità mostra una complessità aromatica che si evolve con l’invecchiamento. Durante questo periodo, il vino sviluppa aromi terziari, come spezie, cuoio, tabacco e note balsamiche. Questi aromi conferiscono profondità e carattere al vino.
- La certificazione DOCG: È essenziale che il vino sia un Amarone della Valpolicella DOCG, certificato dal Disciplinare di Produzione. Questo garantisce che il vino rispetti tutte le rigide regole di produzione e provenga da una zona tradizionale.
- Periodo di affinamento: Un Amarone di qualità deve avere un periodo di maturazione in botti di legno di almeno 2 anni, seguito da ulteriori periodi di affinamento in bottiglia.
Abbinamenti: su cosa si beve l’Amarone?
L’Amarone si sposa perfettamente con piatti ricchi e saporiti che riescono a bilanciare la sua potenza e complessità. Gli
abbinamenti ideali includono:
- Carni intense come selvaggina, cacciagione, brasati, arrosti e stufati, che completano la struttura robusta del vino.
- Formaggi stagionati come il pecorino e il parmigiano reggiano, che esaltano le note di maturazione dell’Amarone.
- Formaggi erborinati, come il gorgonzola e il roquefort, che amplificano le sfumature speziate e fruttate del vino.
- Piatti tipici della cucina veneta, come la pastissada de caval (stufato di cavallo), il risotto all’Amarone, i bigoli all’anatra e la polenta con salsiccia, che rappresentano la tradizione gastronomica della Valpolicella.
I migliori produttori di Amarone
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- Tommasi, storica firma della Valpolicella, apprezzato proprio per i suoi Amaroni
- Allegrini, emblema di qualità e innovazione
- Zenato, perfetto connubio tra tradizione e modernità
- Masi, pioniere della Valpolicella e dell’Amarone che punta su eccellenza e territorialità
- Quintarelli, leggendario produttore della zona, rinomato nel mondo e particolarmente apprezzato da collezionisti
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