Il nome del vino bianco "Ulivel-la" è un gioco di parole tra Xarel-lo, il vitigno principale del vino, e Olivella, il paese in cui si trova la cantina Masia de la Roqua. Quest'uva a bacca bianca viene raccolta da viti vecchie 60 anni e, dopo qualche mese in acciaio, diventa un prodotto artigianale sorprendente. Il tipico sentore d'anice è accompagnato da scorza d'agrumi e frutta bianca, al palato l'asprezza del frutto gioca piacevolmente con la mineralità del finale
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L’ “Ulivel-la” di Masia de La Roqua è un vino spagnolo che nasce ai piedi delle pendici rocciose del Massif del Garraf, posizione che è stata artefice del nome del cantina: da documentazione storica, si è riscontrato che nel 1549 Antoni Seriol citava questo luogo denominandolo “luogo vocato alla Rocca”. La produzione di vino della cantina è esercitata nel rispetto massimo dei tempi di crescita, sviluppo e maturazione sia delle piante che della materia prima, al fine di valorizzare il territorio e le sue principali caratteristiche in ogni prodotto finale. Il nome del vino deriva da un gioco di parole tra il vitigno Xarel-lo e il nome del paesino Olivella, dove si trova la cantina.
Le viti del “Ulivel-la” di Masia de La Roqua hanno circa 60 anni di età e sono circondati da boschi con una varietà molto ampia di specie vegetali come pini, querce, cespugli ed erbe aromatiche tipiche della macchia mediterranea, così come non mancano le specie animali della zona come aquile, volpi, cinghiali che contribuiscono a creare una biodiversità che giova alle coltivazioni circostanti. Il terreno è calcareo e limoso e il clima mediterraneo con influenti brezze provenienti dal mare che addolciscono le temperature sia in estate che in inverno. La vendemmia è manuale e la fermentazione delle uve in cantina è di un giorno grazie all’azione dei limiti indigeni; macera sulle bucce per 1 giorni e affina 6 mesi in vasche di acciaio.
L’ “Ulivel-la” di Masia de La Roqua si distingue per il suo colore giallo paglierino con bellissimi riflessi dorati. La scorza di limone, la frutta a polpa bianca matura e le note finali di anice sono i principali profumi che si possono avvertire annusando nel calice; in bocca si gusta un’intensità di gusti aromatici, freschezza e mineralità che garantiscono buona beva calice dopo calice. Prodotto da consumare con piatti a base di pesce cucinato sia alla griglia che in umido; interessante anche con crostacei e molluschi come condimento a primi piatti. Vino da conservare nella propria cantina personale per gustarne tutta l’autenticità dei sapori, condividendolo con gli amici o con la famiglia tra chiacchiere e spensieratezza.
Giallo paglierino con riflessi dorati
Intensità aromatica al palato, il finale minerale e la moderata freschezza persistono a lungo
Scorza di agrumi come limone, frutta matura a polpa bianca e anice