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Adega do Vulcao

Lo spirito del vulcano nell’immensità dell’oceano
Regione Azzorre (Portogallo)
Indirizzo Rua dos Biscoitos, São Mateus, 9950-542 Ilha do Pico, Portugal
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Adega Do Vulcão è la storia del legame tra le isole Azzorre e una coppia di fiorentini, Gianni Mancassola e Cinzia Caiazzo, nato per caso durante una vacanza nel 2008: la magia dei luoghi aveva catturato la loro attenzione, tanto da convincerli a stabilire sull’isola di Faial il loro buen retiro. Con il passare del tempo sono emersi sogni e idee che, legandosi alla personale passione per il vino, hanno portato alla fondazione della Cantina del Vulcano. Faial è nota come “l’isola azzura”, dalla descrizione che ne ha fatto il poeta portoghese d’inizio Novecento Raul Brandão, per via della enorme quantità di ortensie diffuse su tutto il suo territorio. La sua estensione si è ampliata nel corso del 1957 a seguito di un’eruzione sottomarina: sviluppatasi a un miglio dalla costa, nel corso di un anno i depositi lavici hanno formato il lembo di terra di Ponta dos Capelinhos, geograficamente l’estremità più occidentale del continente europeo.

La tenuta di Adega Do Vulcão si compone oggi di circa 10 ettari vitati in totale. 7 ettari insistono sul territorio di Faial, accorpati acquistando qualcosa come 130 minuscole parcelle abbandonate dai vecchi proprietari nel momento dell’eruzione: si è trattato quindi di lavorare al reimpianto di nuove vigne, essendo le originali rimaste schiacciate sotto il peso dei detriti. Il suolo è stato formato dall’incontro della lava incandescente, che emergeva dal mare, con le polveri laviche che andavano depositandosi dal cielo, creando una composizione minerale unica e affascinanti ondulazioni rocciose sul terreno. Nel 2017 sono stati aggiunti 3 ettari di vecchie viti, che raggiungono i 70 e 80 anni di età, rilevati sull’attigua isola di Pico, classificati dal 2004 Patrimonio UNESCO dell’Umanità: gli impianti sono stati eseguiti all’interno delle fenditure della roccia lavica, i cosiddetti lajido, e protetti dal vento ruggente dell’Atlantico attraverso da un dedalo di bassi muretti in basalto, localmente detti currais. Il suolo è qui più antico e più duro rispetto all’altra isola.

Nelle vigne di Adega Do Vulcão si allevano esclusivamente le varietà autoctone: Arinto dos Açores, Verdelho e Terrantez do Pico, che possono originare interessanti confronti tra età e terroir differenti. Le uve sono allevate secondo un rigido modello di sostenibilità e di rispetto per l’ambiente, favorendo in ogni modo la biodiversità e limitando al massimo l’uso di additivi chimici. Al fine di ottenere vini espressivamente territoriali, le fermentazioni sono condotte unicamente con lieviti indigeni, mentre le vinificazioni e gli affinamenti si svolgono in tini di cemento, botti di rovere non tostate e anfore. Le vendemmie sono di necessità eseguite a mano.

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