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Tenuta Vincenzo Nardone disegna con il 'Terre di Venticano' una sorta di personalissimo biglietto da visita. Nicola, il vignaiolo-agronomo-conduttore della cantina, esprime il proprio punto di vista riguardo l’ambivalenza del termine ricerca: quella rigorosa di una tradizione passata e quella creativa di una continua sperimentazione. Non vi sono dubbi che il costante mettersi in gioco sia il suo pane quotidiano, il motore che lo spinge a interpretare, in questo caso, l’Aglianico in maniera schietta e sincera: il principe dei vini diventa un più familiare amico di scampagnate.
Il 'Terre di Venticano' nasce nell’omonima località in cui ha sede la Tenuta Vincenzo Nardone e rappresenta una vinificazione di uve Aglianico in purezza condotta sull’idea della semplicità. Le vigne si trovano nel pieno del territorio irpino e sono ubicate ad un’altitudine che sfiora i 300 metri sul livello del mare. Il suolo è costituito essenzialmente da una componente argillosa, frammista ad una buona presenza di calcare e ricco di scheletro sassoso: le viti hanno un’età media di 15 anni e vengono allevate evitando ogni ricorso a prodotti chimici di sintesi. La vendemmia si effettua a mano e la vinificazione si svolge in acciaio: pressatura diretta effettuata in maniera delicata, macerazione sulle bucce per circa 20 giorni e quindi fermentazione spontanea ad opera dei soli lieviti indigeni. L’affinamento è condotto in vasca d’acciaio per alcuni mesi e l’imbottigliamento non prevede filtrazioni o altre manipolazioni invasive.
'Terre di Venticano' di Tenuta Vincenzo Nardone si offre allo sguardo con una veste di un classico color rubino intenso. I profumi sono intensamente legati al varietale, con una delicata nota pepata che spicca sullo sfondo di un ricco e complesso fruttato: frutti a bacca rossa, aciduli e croccanti, poi le note appena più dolci di mora e mirtillo, ciliegia matura e amarena, fino a scoprire una ventata solare e aromatica di macchia mediterranea. L’assaggio rivela un rosso di grande immediatezza e da beva compulsiva: una freschezza dritta come un fuso viaggia di pari passo ad una struttura assolutamente scorrevole, con richiami speziati che pizzicano vivacemente il palato. Un Aglianico quotidiano e da tavola, nel vero senso della parola: da godere con paste al sugo, formaggi e salumi, merende allestite sul prato.
Bacche rosse, frutti di bosco, ciliegia, amarena, pepe e cenni di macchia mediterranea