I vini della Borgogna

Un viaggio alla scoperta di storie, stili e terroir, all’insegna dell’eleganza

Sita nella Francia centro-orientale, cuore pulsante della tradizione vitivinicola francese e terra natia di alcuni dei vitigni più famosi al mondo, la Borgogna conserva un patrimonio enologico ricchissimo, figlio di tradizioni antiche e animato da nuove generazioni, con uno sguardo attento e cosciente, sempre rivolto al futuro.

Fra una passeggiata nei filari di Gevrey-Chambertin, un calice di Chablis, e una chiacchierata sui Cru del Beaujolais, dopo questo articolo la Borgogna non avrà più segreti!

La storia dei vini della Borgogna

Ciò che non molti sanno, quando sorseggiano un calice di Chardonnay o di Pinot Nero, i celebri vitigni francesi che ormai, vista la loro incredibile diffusione, vengono definiti vitigni internazionali, è che nascono proprio in Borgogna e che, senza l’ordine monastico cistercense, nato intorno al 1100 D.C. in Cote-d’Or, forse non sarebbero mai venuti alla luce. Furono proprio i monaci, intorno al XV secolo, a scoprire il Pinot Nero e a riconoscerne le potenzialità, trasferendolo nei pressi dei monasteri, all’interno di clos, cinte murarie in pietra pensate per proteggere l’uva dai furti e mantenere un mesoclima più stabile. È solo in seguito alla Rivoluzione Francese, quando tutti i monasteri cistercensi di Francia vennero soppressi, che i terreni vitati in Borgogna vennero divisi e consegnati alle famiglie della zona, dando vita a patrimoni inestimabili che ancora oggi si tramandano di generazione in generazione.

vista di vigne e villaggio in Borgogna

Vini della Borgogna: le zone produttive

La Borgogna si divide in cinque subregioni vitivinicole, ognuna caratterizzata da suoli, temperature e tradizioni molto diverse fra di loro. Partendo dall’alto verso il basso parliamo di Chablis, Cote-d’Or, Cote Challonaise, Maconnais e Beaujolais.

Chablis

vigneti in Chablis

La regione di Chablis è caratterizzata da temperature più fresche e suoli calcarei, entrambi elementi che contribuiscono a conferire ai vini della zona, esclusivamente bianchi a base di Chardonnay, una distintiva vena minerale e una buona acidità. Le Appellation d’Origine Controlée sono quattro: Petit Chablis, Chablis, Chablis Premier Cru (che comprende 40 vigneti in totale) e Chablis Grand Cru (che comprende solo 7 vigneti). Da Petit Chablis a Grand Cru cambia lo stile del vino: i vini appartenenti alla prima denominazione saranno più leggeri e freschi, mentre i Chablis Grand Cru saranno vini più morbidi ed eleganti, con un buon potenziale di invecchiamento. Una curiosità? Il terreno sul quale crescono le viti di Chardonnay in Chablis è ricco di fossili di conchiglie, risalenti al periodo giurassico o kimmeridgiano, quando in quella zona regnava impetuoso il mare. Insomma, non c’è poi da stupirsi se lo Chablis si abbina così bene alle ostriche!


Cote-d’Or

vigneti in Cote d'Or

La Cote-d’Or, compresa fra Dijon e Santenay, è la regione borgognona in cui vengono prodotti i vini più pregiati, talmente raffinati che alcune vigne, particolarmente preziose, hanno la propria denominazione. La zona si divide in due aree, la Cote de Nuits e la Cote de Beaune, la prima più vocata per i rossi e la seconda per i bianchi. La Cote de Nuits produce Pinot Noir di gran corpo e intensità e si divide in paesi, ognuno con la propria menzione e il proprio modo di pensare, produrre e apprezzare il vino. Le differenze di denominazione in denominazione sono molte, nonostante si parli di appena qualche chilometro di distanza: i vini di Chambolle-Musigny, ad esempio, sono più succosi e ricchi di frutto, mentre quelli di Gavrey-Chambertin sono più intensi e strutturati. Il più raffinato di tutti è forse il Pinot Nero di Vosnée Romanée, la punta di diamante della Cote de Nuits. La Cote de Beaune è celebre per i suoi Chardonnay, nonostante vi siano più ettari vitati a Pinot Nero. Anche in questo caso sono molte le differenze fra un’AOC e l’altra: per gli amanti dei vini bianchi più freschi e minerali, per esempio, è più indicato uno Chardonnay di Puligny-Montrachet, mentre chi predilige i vini bianchi ricchi e cremosi si sentirà più attratto a un calice di Meursault.


Cote Chalonnaise

vigneti in Cote Chalonnaise

La Cote Chalonnaise, a sud della Cote d’Or, produce sia rossi che bianchi, ed si compone, di zona in zona, di suoli, metodi produttivi e stili diversi. La prima grande differenza sta nei suoli in cui vengono coltivati Pinot e Chardonnay: le viti di Chardonnay affondano le radici in suoli prevalentemente calcarei, mentre il Pinot cresce su terreni argillosi, entrambi molto diversi dal particolarissimo suolo del Premier Cru Les Ruelles, caratterizzato da rocce rosse e un’alta componente di ferro. La Cote Challonaise comprende anche Bouzeron, l’unica AOC borgognona che produce vini bianchi a base di Aligote, freschi, croccanti, beverini, perfetti per l’aperitivo, mentre l’uva coltivata a Rully viene usata principalmente per la produzione di Crémant, il Metodo Classico francese prodotto al di fuori della regione di Champagne. Da non dimenticare, naturalmente, il villaggio più noto, Mercurey, cuore della Cote Challonaise, dove si producono principalmente Pinot Noir classici, eleganti, e dall’ottimo rapporto qualità-prezzo.


Maconnais

vigneti in Maconnais

Il Maconnais, per quanto riguarda il paesaggio, può ricordare molto lo Chablis, per le splendide valli vitate a Chardonnay.

In questa zona non ci sono né Premier Cru né Grand Cru, ma vi si producono comunque vini bianchi di buon livello, molto freschi e bilanciati, principalmente nei villaggi di Macon, Saint-Veran e Pouilly-Fuissé.


Beaujolais

Vigneti in Beaujolais

Proseguendo verso sud, nell’area più meridionale della Borgogna, si trova il Beaujolais, zona vinicola molto diversa dalle precedenti, in primis per quanto riguarda i vitigni: qui a regnare sovrano è il Gamay, che cresce in condizioni ottimali grazie al suolo principalmente granitico e al clima mitigato dalla presenza del Massiccio Centrale a Ovest e delle Alpi a Est. Qui il vino può rientrare in tre AOC, ovvero Beaujolais, Beaujolais-Village e Beaujolais Cru, usato per indicare i dieci migliori paesi della zona. I Cru del Beaujolais possono essere raggruppati a seconda delle caratteristiche del vino: i vini di Brouilly, Regnie e Chiroubles sono più fruttati e succosi, i più eleganti sono i vini di St Amour, Fleurie e Chenas, mentre i vini più ricchi e strutturati vengono prodotti a Brouilly, Morgon, Julienas e Moulin-a-Vent.

Tra tradizione e innovazione

La Borgogna era ed è una delle zone vitivinicole francesi più storiche, affascinanti e ricche di potenziale, ma le nuove generazioni di vignaioli, che seguono con occhio attento i ritmi della natura, sentono incombere il riscaldamento climatico, e si preparano ad affrontare una sfida che, tra qualche anno, potrebbe essere più grande di loro. Con l’aumento delle temperature i vignaioli sono costretti ad anticipare la vendemmia, perché l’uva matura prima, e a dover affrontare giornate afose e bollenti per raccogliere quanto più possibile. Il timore di dover fare i conti con annate troppo calde, sia in Borgogna che nel resto del mondo, sta portando i vignaioli a reinventarsi, cercando soluzioni innovative che un domani potranno essere l’unico modo di salvaguardare centinaia di anni di sforzi, tradizioni e idee brillanti, per poter raccontare ancora a lungo i meravigliosi paesaggi di Borgogna, un calice dopo l’altro.

Bianco
Macon Domaine des Alisiers

Macon-Villages Closerie des Alisiers

  • Un bianco dalla parte più meridionale della Borgogna viticola, a pochi passi dal Beaujolais. Uno Chardonnay morbido, fresco e molto varietale. Una chicca prodotta secondo agricoltura biodinamica.
Rosso
Fleurie Domaine des Boischampt

Fleurie Domaine de Boischampt

  • Un rosso fine ed elegante, fermo e di lungo affinamento in legno. intensa fragranza al naso e grande succosità in bocca, floreale di nome e di fatto!
Rosso
Rouge Haute Côte des Nuits Domaine des Chambris

Bourgogne Rouge Haute Côte des Nuits Domaine des Chambris

  • Proveniente da una zona famosa per i rossi, ecco una buona espressione dell’eleganza sofisticata della Borgogna. Il parziale uso di barrique nuove dona carattere e rotondità.
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