Ferdinando Principiano

Visionari, ma legati alla tradizione: i vini di un poeta artigiano nelle Langhe

Ferdinando Principiano è un vignaiolo autentico, appassionato e coraggioso, innamorato della propria terra, le Langhe, e guidato nel suo lavoro da una vena poetica non comune. Prese in mano le redini della cantina di famiglia nel 1993, pieno di entusiasmo e fresco del diploma in enologia, pronto a conquistare i mercati internazionali; nel 2003 si converte a una filosofia produttiva fondata sulla genuinità e sulla tradizione e cambia radicalmente rotta: vende le barrique e compra grandi botti di rovere di Slavonia, elimina tutti i prodotti di sintesi, abbandona l’uso di anidride solforosa.

Ferdinando Principiano ha inventato un approccio unico e personale sia in vigna che in cantina: pigia ancora l’uva con i piedi e mantiene i raspi nel mosto, usa solo lieviti indigeni ed esegue rimontaggi manuali. Tutto questo senza volersi fregiare di nessuna certificazione o di etichette perché, per lui, è il risultato che conta. Il patrimonio di vigne della cantina Principiano è molto consistente. Nel territorio del Barolo spiccano per prestigio i cru di Ravera di Monforte, Boscaretto, Pian Romualda e altre ancora. Più oltre sono da menzionarsi, per l’impegno profuso e per gli ottimi risultati conseguiti, anche i vigneti di Serravalle Langhe e Montagliata.

La produzione della cantina Principiano si distingue per una tempra fieramente artigiana e per uno stile personale. Imperdibili sono le grandi interpretazioni del Barolo, dal carattere coinvolgente ed energico, assieme al resto della gamma, espressione ampia e variegata dei vitigni autoctoni piemontesi. Sono vini che escono dalle mani e dalla passione di chi li produce, vini che traggono origine dalla tradizione secolare delle Langhe.

Regione
Ettari vitati
22
Produzione annua
120.000 bt
Enologo
Ferdinando Principiano
Indirizzo
Via Alba, 47 - 12065 Monforte D'alba (CN)

Ferdinando Principiano è un vignaiolo autentico, appassionato e coraggioso, innamorato della propria terra, le Langhe, e guidato nel suo lavoro da una vena poetica non comune. Prese in mano le redini della cantina di famiglia nel 1993, pieno di entusiasmo e fresco del diploma in enologia, pronto a conquistare i mercati internazionali; nel 2003 si converte a una filosofia produttiva fondata sulla genuinità e sulla tradizione e cambia radicalmente rotta: vende le barrique e compra grandi botti di rovere di Slavonia, elimina tutti i prodotti di sintesi, abbandona l’uso di anidride solforosa.

Ferdinando Principiano ha inventato un approccio unico e personale sia in vigna che in cantina: pigia ancora l’uva con i piedi e mantiene i raspi nel mosto, usa solo lieviti indigeni ed esegue rimontaggi manuali. Tutto questo senza volersi fregiare di nessuna certificazione o di etichette perché, per lui, è il risultato che conta. Il patrimonio di vigne della cantina Principiano è molto consistente. Nel territorio del Barolo spiccano per prestigio i cru di Ravera di Monforte, Boscaretto, Pian Romualda e altre ancora. Più oltre sono da menzionarsi, per l’impegno profuso e per gli ottimi risultati conseguiti, anche i vigneti di Serravalle Langhe e Montagliata.

La produzione della cantina Principiano si distingue per una tempra fieramente artigiana e per uno stile personale. Imperdibili sono le grandi interpretazioni del Barolo, dal carattere coinvolgente ed energico, assieme al resto della gamma, espressione ampia e variegata dei vitigni autoctoni piemontesi. Sono vini che escono dalle mani e dalla passione di chi li produce, vini che traggono origine dalla tradizione secolare delle Langhe.

"Assecondare le viti con gesti ed attenzioni, complicità e trasporto, è una necessità che coinvolge tutta la mia famiglia per restituire il carattere della nostra terra alla barbera, al barolo, al dolcetto e al nebbiolo, che sono il frutto spontaneo delle nostre azioni e della nostra istintiva inclinazione"

Ferdinando Principiano
I vini di Ferdinando Principiano