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Nicolodi Alfio

La Val di Cembra nel calice, tra purezza e altitudine
Regione Trentino (Italia)
Anno Fondazione 1985
Ettari vitati 3.5
Produzione annuale 45.000 bt
Indirizzo Via Carraia 21 - 38034 Cembra (TN)
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Alfio Nicolodi fa vino di montagna in montagna. Le sue uve maturano ad alta quota, respirano aria fresca e pulita e godono di un panorama davvero invidiabile. La qualità della vita di chi abita in montagna è di norma più alta di chi vive nelle periferie delle città, la stessa cosa vale per l’uva.

La cantina Nicolodi sorge nei primi del Novecento nel cuore della Val di Cembra, per opera di nonno Antonio che trova nella storica contrada della Carraia, l’habitat ideale per sé e per il suo vino. A partire dal 1985 scende ufficialmente in campo Alfio, con il desiderio profondo di prendersi personalmente cura dell’intero processo produttivo, dalla pianta alla bottiglia, dal lavoro in vigna alla vinificazione in cantina. Le vigne crescono a più di 500 metri di altitudine, su terreni a medio impasto ricchi di componente argillosa, allevate con il tradizionale sistema della pergola trentina o con il moderno sistema del guyot. Tutte le attività agronomiche sono svolte a mano, con grande cura e rispetto della pianta e della natura che la circonda. A partire dal 2000, Alfio si impegna con energia e passione a reintegrare nella sua produzione i vitigni storici della Valle di Cembra, reimpiantando antichi cloni autoctoni che stanno lentamente dando i loro frutti.

Alfio Nicolodi produce vini dal fresco e coinvolgente profilo aromatico a partire da uve tipiche del territorio di provenienza quali Gewurztraminer, Muller Thurgau e Riesling per quanto riguarda le varietà a bacca bianca e Pinot Nero e Lagrein per quelle a buccia nera. In entrambi i casi la volontà è sempre quella di trasferire nel calice il livello qualitativo che quelle uve riescono a raggiungere in quello specifico territorio. Le fermentazioni alcoliche dei vini bianchi sono svolte in serbatoi di acciaio termoregolati con una macerazione a freddo, utile per mantenere intatti gli aromi terpenici tipici delle uve semi-aromatiche di cui Nicolodi fa largo uso. Per i rossi invece si predilige il contenitore di acciaio per la prima fase di vinificazione, sempre a temperatura controllata con quotidiane follature e legni usati per l’affinamento che precede l’imbottigliamento. La Val di Cembra a porta di calice, cosa aspetti?